QUANDO LA MOGLIE NON C’E’ …. IL MARITO BALLA!

THE MUSIC COVE a cura di Alexander Amorino Lov

Storie di tradimenti sotto i riflettori

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“L’estate sta finendo / E un anno se ne va / Sto diventando grande / Lo sai che non mi va.”

Questo, il ritornello che cantavano i Righeira nel loro tormentone e, finita ormai da un bel po’ la bella stagione, è tempo di bilanci: ci sono stati amori, tradimenti, mani in faccia, limonate dure sul bagnasciuga, fugaci giochi di sguardi e coppie scoppiate? Mi piace immaginare che anche voi ne siate stati vittima, perché la delusione cocente, il litigio furioso con piazzata plateale, tutti, e dico tutti, almeno una volta nella vita l’hanno subìto o perpetrato ai danni di un partner. Noi italiani siamo così, due parolacce e un filo di sangue! Ma nel mondo patinato della musica, le corna, i divorzi piacciono mainstream!

Questa è la storia di quattro cantanti così diverse, così sfortunate ma anche così simili: Gwen Stefani, Bjork, Beyoncé e Madonna.

La prima delle quattro a lanciare un disco che parlasse della burrascosa fine del suo matrimonio fu Madonna con MDNA del 2003 e nella traccia “Gang Bang” spara a zero su una ipotetica nuova signora Ritchie augurandogli il meglio per il futuro con la poeticissima chiusura: “Vattene cagna e già che ci sei crepa!” Sicuramente la Ciccone, non deve aver gradito che il marito mettesse in piazza certe sue ferree imposizioni famigliari come ad esempio proibire ogni genere di latte o suo derivato, o farsi prima spalmare di costosissimo olio di serpente e poi farsi mummificare con la pellicola per alimenti prima di andare a dormire!

Poi è toccato a Bjork che col suo album Vulnicura tiene un diario intimo della sua separazione con il regista e artista indipendente Matthew Barney. Un viaggio compiuto nel rianalizzare come tutto l’amore che unisse la coppia, fosse finito in crisi chiudendo il viaggio con una matura riflessione sul ruolo di famiglia e di madre. Anche qui, ma in maniera molto elegante ci sono colpe e rimpianti cantati, ma rimane un disco che tutto sommato sembra più una confessione a microfono aperto rispetto a un semplice desiderio di rivalsa.

Dove l’avevamo lasciata Gwen Stefani? Ah si, l’avevamo lasciata a quel disco, secondo me molto poco riuscito dal titolo The Sweet Escape. Poi era tornata con i No Doubt e poi silenzio. Ammetto che un pochino c’ho pensato che forse, e dico forse, la nostra non stesse passando grandi momenti di gioia privata, dapprima poiché il suo viso non sembrava sereno durante la reunion con la sua band, e in seconda battuta perché dopo aver letteralmente svaligiato il botteghino con un pezzo come What you waiting for? prima e Wind it up, dopo, è assurdo non cavalcare la cresta dell’onda almeno per un po’. Ebbene, pare che la nostra, non avesse mai digerito una vecchia love story del marito Gavin Rossdale, frontman della band Bush, col travestito Marilyn e, con il vociare sempre più insistente di una presunta scappatella con la babysitter, peraltro mai confermata, la cantante dei No Doubt abbia detto basta. Basta a questi perdoni e basta a quell’amore tanto bello quanto fiabesco che li aveva legati per così tanto tempo. E’ ora di smetterla di soffrire!

L’album appena uscito, This is what the truth feels like parla di questo, di dolore da separazione ma anche di immediata redenzione e voglia di rimettersi in gioco, ed è questa la Gwen solare che ci piace riascoltare con leggerezza dall’autoradio.

Delle corna di Beyoncé, ci sarebbe da parlare per almeno un mese, come ci sarebbe da chiedersi come mai Jay-Z, cerchi altrove sostitute di letto della bellissima cantante. Vi farò un breve riassunto: il marito è stato spesso farfallato con altre donne, in primis si parlava di un flirt con Rihanna che portò a una separazione lunga un anno, taciuta dai tabloid ma rivelata in una biografia non ufficiale della cantante, poi venne la volta in cui la sorella di Be, Solange, lo picchiò in diretta televisiva e adesso, chi è la “Becky with good hair” di cui parla la bella Beyoncé nel brano Hold up?

Tante sono le teorie e poche le certezze senonché, per l’ennesima volta, il marito s’è fatto pizzicare con un’altra e allora questa volta altro che silenzi, la cantante chiarisce fin da subito il punto della questione nel brano Don’t hurt yourself, con le parole “Con chi credi di avere a che fare? Non sei sposato con una stronza qualunque” e conclude con la sibillina promessa: Non fare altre stronzate o perderai tua moglie! Che abbia finalmente capito il nostro Jay-Z?

Prima dell’avvento dei social network, vedevamo le rock/popstars con un occhio mitico, quasi come semidei greci, che dal loro “Olimpo” artistico ci sollazzavano con i loro migliori lavori musicali e ci rendevano talvolta partecipi con qualche rotocalco delle loro rocambolesche vite private farcite spesso e volentieri da scandali sessuali, abusi di droghe e corna qua e là ma, era soltanto una sola voce, quella dei giornalisti, che si imponeva come facitrice del gossip. Ora che quest’epoca unidirezionale si è fortemente abbattuta e con le piattaforme social basta “seguirli” per entrare nelle loro case, nei loro guardaroba e talvolta nei loro torbidi passati, siamo un po’ tutti spettegolatori e giudicanti professionisti.

La questione è semplice: Siamo più fortunati noi che abbiamo amici e amiche con cui confidarci o loro che nella loro solitudine, utilizzano i mezzi massivi per sentire l’affetto dei fans e trovare conforto alle loro disgrazie?

 

 

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