Psicorubrica di Lara Ventisette
Premessa
Vi è mai capitato che qualcuno vi consigliasse di prendervi un paio di giorni di ferie, per la vostra palese stanchezza, dopo aver dormito 12 ore consecutive? Oppure che qualcun altro si complimentasse per il vostro bell’aspetto dopo una notte insonne a causa del virus gastrointestinale? Più o meno a tutti è capitato e oggi, dopo anni di studio posso spiegarvi uno dei motivi per cui ciò accade: tanto dipende dai colori che indossate. In quanto Psicoterapeuta ho sempre saputo che i colori hanno una grande influenza sul modo in cui percepiamo noi stessi e sul modo in cui gli altri ci percepiscono ma sottovalutavo la rilevanza che i colori hanno nel rivelare e raccontare al mondo quello che siamo o che vogliamo trasmettere.
L’Immagine Corporea è innanzitutto comunicazione e questo già lo sappiamo. Ma il potere che i colori hanno di raccontarci agli altri è ancora sottovalutato. Perché un colore “ci sta bene” o “ci sta male”? Da cosa dipende? Dalla moda? Dalla felicità o tristezza che proviamo nel momento in cui indossiamo un maglione piuttosto che un altro? Finalmente ho trovato le risposte che cercavo, finalmente posso darvi un assaggio di quello studio appassionante e scientifico che si chiama Armocromia.
Cos’è l’Armocromia
L’Armocromia è uno degli strumenti di cui ci si avvale nella consulenza di immagine. Riguarda lo studio dei colori che caratterizzano pelle, occhi, sopracciglia e capelli di ognuno di noi; ovvero l’analisi del kit di caratteristiche di cui la Natura ci ha dotato.
Origini dell’Armocromia
Il pittore e designer svizzero Johannes Itten fu primo ad individuare una corrispondenza tra il colorito delle persone e quello dei colori del mondo della natura che mutano col trascorrere delle stagioni, che è ciò che caratterizza l’armocromia come filosofia del colore personale. Egli fu il primo a notare una corrispondenza tra le caratteristiche tipiche dei colori di alcuni periodi dell’anno con quelli degli esseri umani, individuando in particolare i caratteri di temperatura (calda o fredda) e valore (chiaro o scuro): così nell’inverno si potevano classificare persone con colori freddi e scuri, nella primavera quelle con colori caldi e chiari, nell’estate chi ha colori freddi e chiari, nell’autunno persone con colori caldi e scuri. Il problema della teoria di Itten, per quanto rivoluzionaria e fondante per ciò che è divenuta l’armocromia in seguito, è quello di conferire troppa importanza al colore di occhi e capelli e di aver creato un sistema a 4 stagioni troppo limitato rispetto a quella che è la reale complessità della casistica del colorito umano, ma ha comunque gettato quelle che sono le basi primarie della disciplina.
Evoluzioni
A rendere l’analisi del colore personalizzata un vero e proprio fenomeno di costume fu Carole Jackson che nel 1980 pubblicò Color Me Beautiful, libro che ebbe un tale successo editoriale da avere ben due successori, Color Me Beautiful Makeup Book e Color Me Men, nel 1984. A capire che 4 tipologie fossero davvero troppo poche rispetto alla incredibile varietà di coloriti degli esseri umani è stata la britannica Mary Spillane, che introdusse il concetto di flowing tra le diverse tipologie stagionali che diventarono ben 12, 3 sottotipi per ogni macro stagione. Spillane individua per ogni stagione una tipologia pura, con toni esclusivamente caldi o freddi: nella terminologia italiana queste sono chiamate stagioni assolute.
Obiettivo dell’Armocromia
L’Armocromia ricerca l’armonia del colore che più è in grado di valorizzare ogni singola persona.
Come si svolge l’analisi
Si utilizza un kit di drappi colorati, certificati a livello internazionale, capaci di rilevare i “colori amici”. L’effetto che ciascun colore test scaturisce sulla pelle, sugli occhi e sulle labbra permette di individuare in maniera palese e oggettiva i colori che più attenuano le imperfezioni, le irregolarità e la stanchezza perché “risuonano” con le caratteristiche morfologiche della persona, facendo apparire il suo viso più riposato, sereno e luminoso.
Scoperte
Nello specifico, le rivelazioni che scaturiscono da una Consulenza di Armocromia sono relative ai seguenti fattori:
- Temperatura della pelle: calda o fredda
- Valore: Chiaro o Scuro
- Dominante, ovvero la caratteristica personale che è più evidente “a colpo d’occhio”
- Intensità, che può dipendere da caratteristiche fisiche particolarmente evidenti (es. occhi chiarissimi che si vedono da lontano), oppure dalla presenza scenica (più o meno discreta) della persona
- Contrasto, che dipende da quanto sono simili/differenti i colori di pelle-occhi-capelli in termini di chiaro/scuro
Ecco le possibili “stagioni” di appartenenza con i relativi colori amici.
E voi, a quale stagione appartenete? Quali colori pensate vi valorizzino di più e vi supportino nel trasmettere al mondo il messaggio che desiderate dare?
Ne riparleremo presto…
#staytuned