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  • Second life by Pronovias

    Second life by Pronovias

    Abito da sposa second life

    Con il ritorno del bel tempo e con la benevolenza di una pandemia che ci affligge modificandoci nostro malgrado la vita, si avvicina la primavera. Primavera  stagione di matrimoni. Proprio parlando di matrimoni ci balza all’occhio questa interessante iniziativa di up cycling post-costumer di Pronovias e Nicole Milano: “Second life”. Le spose dopo le nozze potranno riportare in Atelier l’abito e lì verrà per loro trasformato gratuitamente così da essere pronto e indossato nuovamente in una veste più  quotidiana. Queste sorprendenti trasformazioni  sono firmate dai direttori creatovi di Pronovias e Nicola Milano rispettivamente Alessandra Rinaldo e Nicola Cavallo. Riutilizzare un abito così  prezioso (in tutti i sensi) non è  cosa da poco e permette certamente di vivere al meglio, e in modo più sostenibile, un giorno veramente speciale per tutti, senza magari la sensazione di aver speso troppo per un abito che, sì, si ricorderà per sempre ma che in fin dei conti si indossa per poche ore. Stiamo parlando quindi di sostenibilità anche per un giorno dove in genere (forse sbagliando) non si bada a spese…. Bel colpo!

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  • Sostenibilità anche per San Valentino

    Sostenibilità anche per San Valentino

    Sostenibilità in primo piano anche per San Valentino

    Probabilmente San Valentino è  tra le ricorrenze  figlie del consumismo più sfrenato dove spesso spesso il business sovrasta il più puro romanticismo relegandolo ad un ruolo quasi di secondaria importanza. Proprio per correre ai ripari da ciò non volendo rinunciare al sorriso di chi amiamo mentre scarta il nostro dono fatto comunque col cuore, possiamo trovare diverse soluzioni su questo argomento.  Pare che più del 70% degli italiani affronterà l’acquisto di un dono tenendo conto della tematica ambientale. A noi di (R) Home BLOG  piace molto la genderless collection Re-flag by Regenesi azienda fondata nel 2008 da Silvia Piazzi dove borse ed accessori prendono vita da materiali di scarto industriale rigenerati .Una collezione di moda e lifestyle 100% made in Italy dove ogni accessorio moda è realizzato con tessuti provenienti da riciclo o dalla rigenerazione di bottiglie di plastica. Proposte unisex ideali al viaggio o all’utilizzo quotidiano. Abbinati ad una bella cenetta romantica magari leggera per non appesantirsi troppo.

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  • Il lusso sostenibile internazionale di 23e’

    Il lusso sostenibile internazionale di 23e’

    “Dalla Sicilia con impegno! Il lusso sostenibile internazionale di 23e’

    Stiamo parlando di una capsule collection fatta di borse sacche, mantelle e copricapi, soprattutto copricapi, fluid gender realizzati con tele di ombrelli e vele da surf non più utilizzabili e provenienti da un riciclo totale pari al 100%.
    Pezzi unici ed originali seguiti nella loro filiera produttiva interamente dai loro ideatori i designer Deborah Correnti e Mirko Marchetti da sempre attenti nel progettare una moda consapevole ed amica dell’ambiente in cui viviamo. Deborah e Mirko hanno iniziato a commerciare internazionalmente questo risultato finale del loro progetto “I was an umbrella -recycling project”. Sicuramente vedremo presto le loro originali ed esclusive collezioni nei punti vendita più cool del pianeta.

    www.23ventitre.it

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  • Nama by Chloe’ “Must have” summer 2022 

    Nama by Chloe’ “Must have” summer 2022 

    La nuova Runner Nama creata da Chloe’ per ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente è la sneaker che noi di “(R)home BLOG” amiamo di più  tra le nuove proposte presenti ora sul mercato. Ideata da Gabriele Heartst direttore creativo del brand sarà sicuramente uno degli oggetti di culto per  chi adora la moda ma è attento e rispettoso verso un modus  vivendi sostenibile e responsabile. Nama è uno dei tanti “pezzi da 90” della  collezione Chloe’ summer 22  dove l’ impegno verso tutto ciò che rispetta l’ambiente è evidente e sarà  sicuramente fonte di ispirazione per tante aziende che come Chloe’ credono sia ora di non ignorare i segnali di aiuto che madre terra ci sta inviando. Nama sono in mesh riciclato e  costruite su leggere suole in gomma. I dettagli colorati e handmade sulla tomaia la rendono esclusiva e di forte impatto.

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  • Make-up maschile

    Make-up maschile

    I look più audaci degli uomini sul palco della prima serata di Sanremo si inseriscono perfettamente nella tendenza genderless e fluida che sta investendo (anche) la bellezza, a partire dall’uso del make-up per lui.

    Dalla pelle effetto glowy di Michele Bravi al rossetto in tinta con i capelli di Dario Mangiaracina, fino allo smokeye eyes dei Maneskin, ecco alcune lezioni di trucco al maschile che abbiamo visto sul palco della prima serata di Sanremo. Per iniziare a prendere confidenza con fondotinta, rossetti e mascara. I look di alcuni protagonisti della prima serata di Sanremo ci offrono l’ispirazione perfetta per una mini guida al make-up maschile. La grande star di questo Festival.

    Fino a pochi anni fa era difficile pensare che potesse essere proprio il Festival di Sanremo a portare alla ribalta il trucco da uomo. E invece quello che era un vezzo solo per rockstar, complice anche la vittoria dei Maneskin dello scorso anno, sta diventando una tendenza sempre più diffusa tanto che, come fa sapere Cosmetica Italia, “i nuovi claim legati all’inclusività e alla fluidità di genere impatteranno sicuramente sulla proposta dei brand legata alla segmentazione socio-demografica, creando inevitabilmente una sovrapposizione anche nella beauty routine del consumatore”.

    Michele Bravi: l’importanza della mist per l’effetto glowy

    Oltre alla sua giacca floreale firmata Roberto Cavalli in perfetta armonia con la sua canzone, L’inverno dei fiori, a colpire di più della prima apparizione di Michele Bravi a Sanremo è stato il suo beauty look: i capelli neri, lunghi e mossi sono acconciati con una riga laterale molto bassa con i riccioli che incorniciano un viso dalla pelle glowy, luminosa e naturale come vuole il trend “make-up no make-up” che non tramonta ormai da anni. Per creare questo effetto, il cantante si è affidato ai trattamenti skincare di Dermalogica: detersione del viso con sapone liquido, crema per il contorno occhi, crema illuminante per il viso, ma soprattutto come ultimo tocco, sopra il trucco della base con primer e BB cream, una mist rinfrescante e lenitiva, da vaporizzare generosamente su tutto il viso. Completano il look le sopracciglia “bushy”: molto folte, ben pettinate verso l’alto e fissate con un gel per sopracciglia.

    Dario Mangiaracina: il rossetto è un accessorio moda

    Non solo un “trucco” per rendere le labbra più definite ed evidenti, il rossetto è usato sempre più spesso come un accessorio fashion (anche dalle donne). Come? Lo ha mostrato magistralmente Dario Mangiaracina del gruppo La Rappresentante di Lista nella prima serata di Sanremo: scegliendo una tonalità che richiama un altro elemento del proprio look, nel suo caso rosa shocking come i capelli. Il resto del trucco è naturale, con una leggera sfumatura ambrata sulle palpebre, e l’unica altra nota di colore forte è nelle unghie rosso scarlatto. In sintonia perfetta (e trendy) con il rosa bambola.

    Achille Lauro: l’arte drammatica richiede la matita nera

    Nonostante il look di Achille Lauro per la prima serata di Sanremo sia stato più nudo del solito, anche nel make-up, il cantante non ha rinunciato neanche questa volta a quello che è il trucco più amato da cantanti e musicisti punk e rock di ieri e di oggi: la matita nera colata sotto gli occhi, a effetto smudge. Firmato Gucci, come l’outfit, il make-up di Achille Lauro è tutto concentrato sugli occhi, con mascara nero e matita nera che cola dalla rima alla palpebra inferiore dell”occhio, come si richiede per un effetto drammatico e punk: facile da copiare, basta questa a regalare un’aria “dannata” al look. Nel caso di Achille Lauro, a rendere l’effetto smudge ancora più marcato ci ha pensato la performance: un battesimo punk con tanto di acqua colata sul viso.

    Mahmood: labbra glossy in pendent con i gioielli

    Oltre a un taglio di capelli undercut portato all’estremo che ricorda quasi un “doppio taglio di capelli”, il beauty look di Mahmood prevede una pelle liscia e uniforme, da ottenere con un primer e un fondotinta o una BB cream, con focus sulle labbra con un gloss che esalta il colore naturale regalando anche un finish satinato. Perfetto da portare con dei brillanti Swarovski alle orecchie.

    Maneskin: lo smokey eyes “pro level”

    Per chi è alle prime armi con eyeliner, matite e ombretti, copiare il look dei Maneskin non è semplice: diventato il trucco firma della band, per tornare come ospiti a Sanremo Damiano, Ethan, Victoria e Thomas hanno scelta una versione dello smokey eyes nero glitterato, con una la forma del cat eye molto ben definita e allungata. Per replicare il look, si comincia con l’applicazione del mascara, poi si definisce la forma dell’occhio con una linea di eyeliner e sopra una matita – la parte più difficile – infine si sfuma l’ombretto.

     
  • Regione Emilia Romagna progetto: “Il fashion sostenibile e digitale”

    Regione Emilia Romagna progetto: “Il fashion sostenibile e digitale”

    Partito in Emilia Romagna l’offerta formativa gratuita per lo sviluppo di competenze digitali e per la sostenibilità nel settore calzaturiero e moda.

    Progetto: “Il fashion sostenibile e digitale” Operazione Rif. PA 2021-15631/RER approvata con deliberazione di Giunta Regionale n. DGR 962/2021 del 21/06/2021 e cofinanziata con risorse del Fondo sociale europeo e della Regione Emilia Romagna cofinanziata dal Fondo sociale europeo PO 2014-2020 Regione Emilia Romagna”

    Obiettivi dell’operazione
    L’Operazione “Il fashion sostenibile e digitale” ha come obiettivo di rendere disponibile un’offerta formativa rivolta alle persone “indipendentemente dalla condizione occupazionale, per l’aggiornamento, la qualificazione e specializzazione delle proprie competenze tecniche e professionali, rendendole adeguate e rispondenti a sostenere la duplice transizione verde e digitale che sta modificando i processi di lavoro e i modelli organizzativi delle imprese di beni e servizi”.
    In particolare si intende rendere disponibile un’offerta formativa “modulare e flessibile finalizzata a qualificare/aggiornare le competenze delle persone per sostenerle nell’inserimento, reinserimento e permanenza nel mercato del lavoro e per rispondere alla richiesta delle imprese di competenze funzionali ad attivare e sostenere processi di innovazione, verde e digitale, dei processi produttivi, delle modalità di accesso ai mercati, dei modelli gestionali e organizzativi d’impresa.
    Dettagli dell’operazione
    La struttura del progetto si articola in corsi da 32. Ogni candidato potrà creare il proprio percorso formativo individuale, fino ad un massimo di 128 ore, scegliendo tra i 4 corsi proposti, quelli più idonei al proprio profilo.
    Destinatari
    Per la partecipazione al progetto è richiesto il possesso dei requisiti generali previsti dal bando, in particolare potranno frequentare i percorsi previsti dall’Operazione, persone che hanno assolto l’obbligo d’istruzione e il diritto dovere all’istruzione e formazione, residenti o domiciliate in regione Emilia Romagna in data antecedente l’iscrizione alle attività.

    Per richiedere maggiori informazioni.

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  • Seguendo l’arcobaleno

    Seguendo l’arcobaleno

    “ALZA GLI OCCHI AL CIELO
    NON TROVERAI MAI ARCOBALENI SE GUARDI IN BASSO”
    Charlie Chaplin

    L’arcobaleno compare in diversi dipinti con significati diversi per ogni corrente artistica. Appare spesso in quadri a scopo religioso a rappresentare la serenità e l’armonia ritrovata. Sono molte le correnti artistiche che hanno valorizzato questo simbolo, ad esempio il romanticismo ha messo in evidenza un lato importante dello stesso, ovvero la luce. Gli artisti che hanno utilizzato la figura dell’arcobaleno sono John Constable, e William Turner. L’americano George Inness dipingeva come un francese dell’ecole di Barbino e citava Turner e Constable nel rapporto stretto con le nubi e il cielo. Inness è stato tra i più grandi pittori americani dell’ottocento che hanno portato negli stati uniti il fare di Corot e la pittura en plein air, ma la matrice rimane romantica. I fenomeni ottici non sono bellezze prive di simbolo , ma ai suoi occhi appaiono come segni inviati da Dio che parla attraverso la natura. Dopo il viaggio in Italia l’artista si stabili a Montclair nel New Jersey e sopratutto negli ultimi dieci anni manifestò una crescente tensione mistica. Muore nel 1894 di di fronte a un cielo meraviglioso esclamando: “ Mio Dio! oh, com’è bello “

    L’estate è il momento dell’amore ”senza se e senza ma” già da parecchi anni ormai molte case di moda celebrano questo simbolico arco di colori con capsule che inneggiano alla consapevolezza e alla accettazione di tutti. Per celebrare il Pride Month 2021 Boss presenta una capsule collection a sostegno dell’ILGA, associazione che si batte per la parità dei diritti da oltre 40 anni  Racconta Ingo Wilts , chief Brand officer di Ugo Boss: “Noi come azienda vogliamo sostenere le cause a supporto di una società inclusiva tramite il messaggio “Amore per tutti, Tutti possiamo fare la differenza” Stella Mc Cartney  si è espressa con una bella maglia in cotone ricamato con un grande arcobaleno che attraversa il petto ,immerso in un paesaggio tropicale dal quale sorge il sole. Chanel ha addirittura” tuffato” il suo tradizionale tailleur nei colori sfumati dell’arcobaleno ottenendo un effetto nuovo dal chiaro messaggio sociale.

  • Must Have estate 2021

    Must Have estate 2021

    L’orecchino gioiello è certamente quasi indispensabile negli outfit più cool dell’estate. Noi di Magazzino 26 abbiamo scelto questo di Marni. E’ realizzato in ottone con dettaglio a fiori, applicazioni con gemme e modello goccia.