L’ABBIGLIAMENTO INFLUENZA LA PERFORMANCE

Psicorubrica di Lara Ventisette

In questo periodo lavorare da casa è diventata la realtà più diffusa. Anche coloro che nemmeno sospettavano che gli sarebbe capitato stanno sperimentando l’home working, ovvero lo svolgimento del lavoro da casa. Ma non sempre l’home working è smart; uno degli aspetti del nuovo modus lavorandi che può contribuire a rendere il lavoro a casa intelligente è sicuramente l’abbigliamento prescelto.

Ora più che mai, i diktat come “la tuta è finalmente sdoganata”, “truccati e fatti bella come se dovessi uscire”, “indossa ugualmente giacca e cravatta”, “guai a lavorare in ciabatte”, sono difficilmente attuabili e poco utili perché:

  • ora il lavoro a casa è una contingenza, non un’opportunità
  • il lavoro da casa non è alternato ad uscite programmate – dobbiamo stare a casa e basta!
  • è molto più difficile scandire i tempi deputati a: lavoro, bambini, attività domestiche
  • ognuno gestisce la pressione psicologica come può
  • ciascuno ha il proprio stile

E’ ormai noto come un corpo pulito, profumato, curato nella scelta degli indumenti che lo rivestono sia un fattore determinante nella percezione della nostra immagine corporea come gradevole; tendiamo spesso a sottovalutare, invece, quanto l’abbigliamento sia impattante sulla nostra prontezza mentale e sul grado di autorevolezza professionale che trasmettiamo – in primis – a noi stessi.  Cosa fare allora perché l’abbigliamento sia alleato nel trasformare lo svolgimento della nostra professione a casa in smart working?

Focalizzarci sull’obiettivo

A prescindere dal fatto che l’home working preveda video call con altre persone oppure no, qual è l’obiettivo del giorno: far tornare i conti? Negoziare? Risolvere problemi? Aiutare in maniera efficace? Progettare, misure alla mano? Creare? Tradurre in maniera puntuale? Scrivere?

  • Più il lavoro da svolgere richiede precisione e rigore, maggior beneficio trarremo da un abbigliamento rigoroso, abbinato, austero – in particolar modo se utilizzeremo il colore blu.
  • Più il lavoro da svolgere richiede metodo, capacità operativa e fattuale, maggior beneficio trarremo da un abbigliamento ordinato, ma non troppo austero – in particolar modo se utilizzeremo il colore verde.
  • Più il lavoro da svolgere è creativo e destrutturato, più la creatività nell’abbigliamento può essere funzionale – in particolar modo se utilizzeremo il colore giallo.
  • Più il lavoro da svolgere è affettivo e di sintonizzazione emotiva, più l’abbigliamento casual può essere funzionale – in particolar modo se utilizzeremo il colore rosso.

Quanto detto per l’abbigliamento vale anche per gli accessori di cui circondarci (biro, blocco appunti, mousepad, borraccia o tazza del tè, post-it, auricolari…) e anche per il genere di musica da ascoltare mentre lavoriamo. Divertitevi a sperimentare poi datemi un feedback!

Lara Ventisette – Psicologa e Psicoterapeuta – Founder PsicoStyling

www.psicostyling.com

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