BOLOGNA PROGRAMMING MUSEUMS AND EXHIBITIONS by,it 30 Giugno al 06 Luglio 2017

APPUNTAMENTI IN PROGRAMMA

DA VENERDÌ’ 30 JUNEA GIOVEDÌ’ 06 JULY 2017

Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.

Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali “strumenti” di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell’attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell’arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.

Domenica 2 luglio torna #DomenicalMuseo: like every first Sunday of the month, free admission to the permanent collections of all the Institution's premises Bologna Museums.

IN EVIDENZA

domenica 2 July

ore 10:00 Museo per la Memoria di Ustica – Via di Saliceto 3/22 / Sacrario della Resistenza – Piazza Nettuno / MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – Via Don Minzoni 14

“Percorso speciale Anime. Di luogo in luogo. Christian Boltanski”

Percorso guidato della durata di 3 ore nei luoghi del progetto speciale “Anime. Di luogo in luogo”, curato da Danilo Eccher, che la città di Bologna dedica a Christian Boltanski.

Si parte dal Museo per la Memoria di Ustica, in cui dal 2007 è visibile l’installazione permanente creata dall’artista in ricordo delle 81 vittime. A seguire, si visita il Sacrario dei partigiani in Piazza Nettuno, che ha ispirato “Les Regards” (visibile nella Collezione Permanente MAMbo) dalla quale sono stati tratti gli sguardi di Billboards, la serie di manifesti di grandi dimensioni visibili in zone periferiche della città.

Infine, visita guidata alla mostra antologica visibile al MAMbo fino al 12 novembre.

Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 all 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.

Ingresso: € 4,00 per la visita al Museo per la Memoria di Ustica + € 4,00 per la visita alla mostra al MAMbo + biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita al Museo per la Memoria di Ustica + € 3,00 per la visita alla mostra al MAMbo + € 4,00 for entry on display

Info: www.mambo-bologna.org

PER I BAMBINI

Estate al museo. I campi estivi dell’Istituzione Bologna Musei

Dal 12 giugno all’8 settembre 2017 l’Istituzione Bologna Musei propone ai bambini e ai ragazzi da 5 a 11 anni e da 11 a 15 anni un programma completamente rinnovato: attività per bambini da 5 a 11 anni.

La splendida Villa delle Rose si trasformerà in un laboratorio permanente, meeting place and experience to discover together the artistic avant-garde and the revolutionary spirit that animated the culture from the 800 to date,,it,Immersion Activities in nature and,,it,incursions,,it,special in many museums and cultural spaces in the city for an unforgettable summer,,it,FOR,,en,TEENS,,en,the museum workshop for children from,,it,If you are among those who at least once in their lives they thought,,it,I do not know,,it. Attività di immersione nella natura e “incursioni” speciali in molti musei e spazi culturali cittadini per un’estate indimenticabile!

– FOR – TEENS: workshop al museo per ragazzi da 11 a 15 anni

Se sei tra quelli che almeno una volta nella vita hanno pensato “lo sapevo fare anch’io”, if contemporary languages ​​will seem incomprehensible and too extravagant artists,,it,but even if you appreciate art,,it,then for you will open the doors of Mambo,,it,to experience educational and fun experience together with your peers,,it,In the two weeks devoted to children you will be the protagonists of creative processes that will involve you in the care and development of a guided tour of an art installation,,it,Information and registration,,it,Piazza Re Enzo,,it,Ciclovisita,,pt,The ideal city,,it – ma anche se apprezzi l’arte – allora per te si spalancano le porte del MAMbo, per vivere un’esperienza formativa e divertente insieme ai tuoi coetanei. Nelle due settimane dedicate ai ragazzi sarete protagonisti di processi creativi che vi coinvolgeranno nella cura e realizzazione di una visita guidata e di una installazione artistica.

Informazioni, programma completo e iscrizioni: Dipartimento educativo MAMbo: tel. 051 6496628 (martedì e giovedì, dalle ore 10 alle ore 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it

Info: www.museibologna.it

GLI ALTRI APPUNTAMENTI

sabato 1 July

ore 17:30 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – Via Don Minzoni 14

“Anime. Di luogo in luogo. Christian Boltanski”

Visita guidata alla mostra di Christian Boltanski, la più ampia mai organizzata in Italia con 25 opere, tra installazioni e video, di cui 2 esposte per la prima volta in Europa.

Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 all 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.

Ingresso: € 4,00 + biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 for entry on display – Info: www.mambo-bologna.org

domenica 2 July

ore 15:00 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – Via Don Minzoni 14

“Guided tour of the Permanent Collection MAMbo”

A guided tour Permanent collection to approach the history of Italian art, from the mid-fifties to the present day, through the activities of the former Gallery of Modern Art of Bologna and the subsequent acquisitions of Mambo.

Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 all 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.

Ingresso: € 4,00 (It is not due to the payment of the entrance fee to the museum as the first Sunday of the month). Per i convenzionati e i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 – Info: www.mambo-bologna.org

ore 16:00 Cimitero della Certosa – Via della Certosa 18

Nell’ambito della rassegna Certosa di Bologna. Calendario estivo e di Best – La cultura si fa spazio

“Chiostri inesplorati e angoli nascosti: percorso insolito alla Certosa”

Partendo dal Chiostro VI andremo alla scoperta dei luoghi meno conosciuti e frequentati tra gallerie, sotterranei e angoli suggestivi: il biancore del marmo, la ricchezza del bronzo, il colore del mosaico. Un percorso alla scoperta del Cimitero Monumentale più insolito.

A cura di Associazione Culturale Didasco.

Prenotazione obbligatoria al 348 1431230 (pomeriggio-sera).

Ritrovo presso l’ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).

Iniziativa rivolta ai soci dell’Associazione Culturale Didasco, con possibilità di associarsi al momento della visita. Quota associativa € 10,00 (prima visita in regalo).

Ingresso: € 10,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa) – Info: www.museibologna.it/risorgimento

ore 16:30 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – Via Don Minzoni 14

“Anime. Di luogo in luogo. Christian Boltanski”

Visita guidata alla mostra di Christian Boltanski, la più ampia mai organizzata in Italia con 25 opere, tra installazioni e video, di cui 2 esposte per la prima volta in Europa.

Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 all 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.

Ingresso: € 4,00 + biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 for entry on display – Info: www.mambo-bologna.org

mercoledì 5 July

ore 20:00 Museo del Patrimonio Industriale – Via della Beverara 123

“Quando il cibo viaggiava sul Navile”

Visita guidata sulla produzione alimentare bolognese nei racconti di viaggio tra Sette e Ottocento, nell’ambito del ciclo “Un etto di Bologna”.

Bologna vanta una lunghissima tradizione in campo culinario: sono tante infatti le prelibatezze che hanno valso alla città l’appellativo di “grassa”, dalla mortadella ai tortellini, al tipico ragù.

Con un percorso virtuale attraverso le testimonianze di viaggiatori stranieri che hanno descritto nei loro diari la città e i suoi prodotti più tipici, si ricostruiranno le ricette e le tecniche di produzione che hanno reso questi piatti famosi nel mondo.

A seguire alle ore 21.30, al Battiferro, concerto dei Pneumatica Emiliano Romagnola a cura dell’Associazione Vitruvio.

Ingresso alla visita guidata: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)

Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

ore 20:30 Cimitero della Certosa – Via della Certosa 18

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Nell’ambito della rassegna Certosa di Bologna. Calendario estivo e di Best – La cultura si fa spazio

“Certosa criminale: storie di delitti e passioni”

Dopo il successo del 2016, a new course dedicated to some events and characters of the story "noir" in Bologna,,it,in the cloisters,,it,in front of statues and memorials of our fellow citizens,,it,We remember celebrated processes,,it,heinous crimes,,it,epochal scams,,it,tragic loves,,it. Nei chiostri, davanti a statue e memorie dei nostri concittadini, ricorderemo celebri processi, crimini efferati, truffe epocali, tragici amori.

Visita guidata a cura di Associazione Culturale Didasco.

Prenotazione obbligatoria al 348 1431230 (pomeriggio-sera).

Ritrovo presso l’ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).

Iniziativa rivolta ai soci dell’Associazione Culturale Didasco, con possibilità di associarsi al momento della visita. Quota associativa € 10,00 (prima visita in regalo).

Ingresso: € 10,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa) – Info: www.museibologna.it/risorgimento

giovedì 6 July

ore 10:00 Museo del Patrimonio Industriale – Via della Beverara 123

“Capitali ed investitori esteri”

Il Museo del Patrimonio Industriale ospita l’XI incontro con il territorio del Comitato Leonardo dedicato a “Capitali ed investitori esteri: opportunità e prospettive per le imprese italiane”.

Gli Incontri con il Territorio rendono il Comitato Leonardo e le sue aziende itineranti sui Territori. Imprenditori e rappresentanti delle istituzioni locali si confrontano su tematiche legate all’internazionalizzazione ed allo sviluppo della competitività, traendo spunto da una relazione sullo stato dell’economia del territorio.

Si tratta di un importante appuntamento realizzato in partnership con IMA S.p.A., azienda emiliana leader mondiale nella progettazione e produzione di macchine automatiche per il processo e il confezionamento di prodotti farmaceutici, cosmetici, alimentari, tè e caffè.

Le tematiche affrontate nel convegno riguarderanno l’ingresso di capitali esteri nell’attività d’impresa e i suoi effetti su produttività, innovazione e internazionalizzazione.

Prima dell’incontro sarà possibile visitare il Museo del Patrimonio Industriale, attraverso un percorso unico alla scoperta dell’industria emiliana e del suo contributo all’innovazione dell’industria nazionale ed europea.

Ingresso: gratuito – Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

ore 17:30 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – Via Don Minzoni 14

“Anime. Di luogo in luogo. Christian Boltanski”

Visita guidata alla mostra di Christian Boltanski, la più ampia mai organizzata in Italia con 25 opere, tra installazioni e video, di cui 2 esposte per la prima volta in Europa.

Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 all 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.

Ingresso: € 4,00 + biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 for entry on display – Info: www.mambo-bologna.org

ore 20:00 Cimitero della Certosa – Via della Certosa 18

Nell’ambito della rassegna Certosa di Bologna. Calendario estivo e di Best – La cultura si fa spazio

“Arte e storia fra i portici e la Certosa”

Una serata all’insegna dell’arte e della gastronomia, per un’insolita e misteriosa esperienza: si parte da Piazza Maggiore a bordo dell’Open Bus per un tour serale, con destinazione la Certosa per una suggestiva passeggiata notturna. Prima della partenza piccolo rinfresco con prodotti del territorio offerti da Gelateria La Torinese.

Programma: ore 20: partenza da Piazza Maggiore; ore 20.50: arrivo in Certosa e visita guidata; within hours 23: termine in Piazza Maggiore.

A cura di City Red Bus.

Prenotazione obbligatoria su www.cityredbus.com/shop.

Ritrovo presso l’ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).

L’appuntamento rientra nella Settimana alla scoperta dei cimiteri europei promossa da ASCE – Association of Significant Cemeteries in Europe.

Ingresso: € 25,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa) / € 15,00 bambini sino a 10 anni

Info: www.museibologna.it/risorgimento

ore 20:00 Museo Medievale – Via Manzoni 4

Nell’ambito di Best – La cultura si fa spazio – “Lotus”

“Lotus” è un progetto performativo della Compagnia Simona Bertozzi – Nexus che prevede il coinvolgimento del gruppo di danza Bharatanatyam formato da bambine e bambini dell’Associazione dei Tamil in Italia – Sezione Piemonte e la supervisione di Cristiana Natali, antropologa dell’Università di Bologna.

I Tamil sono un gruppo etnico originario del sud-est dell’India e del nord-est dello Sri Lanka. Della loro lingua esistono documenti letterari risalenti ad oltre duemila anni fa. Il Bharatanatyam è un’arte neo-classica indiana composita, avente come elementi che la costituiscono la danza, l’arte drammatica, la musica, la rima e il ritmo.

Simona Bertozzi è una delle coreografe e danzatrici più apprezzate del panorama coreutico italiano (and not only), per la quale la pratica pedagogica è parte integrante dell’azione creativa: un fare in cui la formazione diviene gesto artistico a tutto tondo. Dall’intreccio di questi elementi nasce “Lotus”.

Ingresso: gratuito – Info: www.museibologna.it/arteantica

MOSTRE

 Museo Medievale – Via Manzoni 4

“1143: la croce ritrovata di Santa Maria Maggiore”, until the 7 gennaio 2018

 La mostra, realized by the Civic Museum of Ancient Art in collaboration with the Archdiocese of Bologna,,it,The exhibition is dedicated to Santa Maria Maggiore cross,,it,found in October,,it,during the paving of the church porch jobs,,it,by Massimo Medica,,it,It arises from opportunity to exhibit for the first time to the public the wayside cross,,it,after the restoration carried out by Giovanni Giannelli,,it,Restoration workshop Ottorino Nonfarmale srl,,it,the organization of the museum opening Change,,it, è dedicata alla croce di Santa Maria Maggiore, ritrovata nell’ottobre 2013 durante i lavori di pavimentazione del portico della chiesa.

L’esposizione, curata da Massimo Medica, nasce dall’occasione di esporre per la prima volta al pubblico la croce viaria a seguito del restauro eseguito da Giovanni Giannelli (Laboratorio di restauro Ottorino Nonfarmale S.r.l.).

L’opera rientra nella tipologia di croci poste su colonne, che venivano collocate nei punti focali della città, a segnalare spazi sacri come chiese e cimiteri o di particolare aggregazione come i trivi o i crocicchi e le piazze. Stando alla tradizione, tale uso si diffuse già in epoca tardoantica a partire dalle “leggendarie” quattro croci poste a protezione della città retratta romana da sant’Ambrogio o da san Petronio e oggi conservate nella basilica petroniana. È però soprattutto a partire della nascita del Comune (1116) e con l’espansione urbanistica della città del XII e XIII secolo che si venne a sviluppare tale fenomeno. Talvolta le croci venivano protette da piccole cappelle e corredate di reliquie, di altari per la preghiera, e di tutto il necessario per la celebrazione della messa. Segno distintivo e identificativo per la città, le croci segnarono lo spazio urbano fino al 1796, quando l’arrivo delle truppe napoleoniche e l’instaurazione della nuova Repubblica, trasformarono la città e i suoi simboli.

La croce ritrovata di Santa Maria Maggiore è di notevole interesse sia perché era tra i molti esemplari andati dispersi, sia perché è possibile datarla grazie all’iscrizione 1143, presente nel braccio destro. L’opera si viene così a collocare tra i più antichi modelli a noi pervenuti, come quella di poco successiva a quella degli Apostoli e degli Evangelisti, detta anche di Piazza di Porta Ravegnana, la quale risale al 1159.

Scolpita su entrambe le facce, la croce ritrovata presenta sul recto la figura di Cristo dal modellato assai contenuto, caratterizzato da incisivi grafismi che rilevano le fisionomie del volto e il gioco delle pieghe del panneggio. Sul verso invece la scultura è impreziosita da sinuosi ed eleganti tralci d’acanto, intervallati da fiori e da elementi vitinei posti a cornice della mano di Dio benedicente, ormai non più leggibile. Tali motivi decorativi richiamano modelli antichi o tardoantichi, reinterpretati con una verve esecutiva che trova un riscontro in certi repertori della coeva miniatura.

Per meglio valorizzare e contestualizzare la croce ritrovata, il percorso espositivo propone una selezione di altri 14 pezzi tra cui i calchi di altre croci viarie perdute o non più visibili nelle collocazioni originarie, codici miniati dell’XI e XII secolo, tavolette d’avorio e preziose opere di oreficeria, esempi della cultura artistica diffusa nella città felsinea.

Info: www.museibologna.it/arteantica

“Bruno Raspanti. Confronti”, until the 1 ottobre 2017

 I Musei Civici d’Arte Antica presentano una mostra antologica dello scultore bolognese Bruno Raspanti allestita negli ambienti del Museo Civico Medievale.

L’esposizione, a cura di Graziano Campanini, si intitola “Confronti” per il suo disporsi in un sapiente colloquio con gli spazi e le opere della collezione permanente del museo, attraverso una selezione di 30 sculture, realizzate dagli anni Settanta a oggi, che scandiscono l’intera vicenda creativa dell’artista votata ad una incessante sperimentazione della materia.

Proporre un confronto non solo tra antico e moderno, ma tra così diverse concezioni dell’arte e della rappresentazione è la scommessa che il museo ha inteso intraprendere, allestendo occasioni di scambio e dialogo che hanno come scenario le sale espositive.

Se questo confronto, in particolare nel caso di Bruno Raspanti, può apparire spiazzante, esso al tempo stesso mette in luce un filo assai resistente, che collega i diversi momenti della storia dell’arte, divertendosi a unire la contemporaneità con la storia.

Nel suo studio-officina, l’artista reinventa il mondo giocando abilmente con assemblaggi di forme e materiali tra i più eterogenei, spesso poveri e riciclati – come bronzo, terracotta, pezzi di legno, tegole, vetro, sedie, plastica – per inventare uno stupefacente repertorio di teatri visionari che si propongono non come copia del mondo, ma come uso del mondo.

Un uso derisorio e impossibile, da cui hanno origine i cicli tematici dei baccelli, i carrioli, le zolle e i teatrini, tutti parte di una rappresentazione ironica e teneramente inattuale, in cui lo spazio, le proporzioni e le prospettive si mischiano e si confondono. Composizioni polimateriche e fragili, la cui esibita vocazione figurativa viene messa in causa e contraddetta dallo stesso autore, che pur dando vita a questo confronto così improbabile, riafferma e sancisce quella continuità nella differenza in cui ogni artista ama collocarsi.

L’artista ha personalmente concepito la disposizione e la collocazione delle opere, in un percorso di grande suggestione che fa risaltare la loro carica spettacolare e scenografica nei mutui rimandi con gli spazi del museo temporaneamente abitati.

Info: www.museibologna.it/arteantica

 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – Via Don Minzoni 14

“Anime. Di luogo in luogo. Christian Boltanski”, until the 12 novembre 2017

“Anime. Di luogo in luogo” è la più ampia mostra antologica dedicata al grande artista francese Christian Boltanski mai organizzata in Italia, con 25 opere, tra installazioni e video, di cui 2 esposte per la prima volta in Europa.

L’allestimento delle opere ripercorre la poetica di Boltanski da metà anni Ottanta fino gli anni più recenti e si articola in sale che affrontano i temi su cui si è concentrata con intensa continuità la sua ricerca: la scomparsa, il rapporto dialettico fra vita e morte, la fragilità della memoria e del ricordo, la scommessa contro l’ineluttabilità dell’oblio, il senso di tragicità intrinseco alla storia.

L’imponente Sala delle Ciminiere, cuore del museo e dell’intero percorso espositivo, è occupata dalla struttura labirintica dell’installazione ambientale “Regards”: immagini sfocate di volti anonimi stampate in bianco e nero su un tessuto trasparente di grande formato provenienti dall’archivio fotografico personale dell’artista, che il visitatore è invitato ad attraversare abbandonandosi al flusso del tempo e della memoria.

Al centro della sala appare la straniante preziosità di “Volver”, una forma piramidale alta circa 7 metri interamente ricoperta da coperte isotermiche dorate, materiali che richiamano le drammatiche immagini dei primi soccorsi prestati ai migranti.

Il dialogo stabilito da Boltanski tra le due opere sembra suggerire un’immanente vicinanza tra le presenze/assenze di quei volti, di cui sopravvive solo uno sguardo evanescente, e i migranti, odierni fantasmi senza nome, per la comune privazione delle identità individuali.

La mostra fa parte di “Anime. Di luogo in luogo”, il progetto speciale che la città di Bologna dedica a Christian Boltanski per l’anno 2017.

Info: www.mambo-bologna.org

“Maurizio Finotto. Vita, morte e miracoli”, until the 17 settembre 2017

“Vita, morte e miracoli”, exhibition by Maurizio Finotto,,it,includes about,,it,inspired by the Italian tradition,,it,to the grace,,it,and to that of Mexican,,it,retablos,,es,and the video "The language of miracles",,it,which is part of the "Festival program Biografilm,,it,International Celebration of Lives”,,en,The works retrace the artist autobiographical stories,,it,The individual tablets,,it,according to the words of the same Maurizio Finotto constructed in a manner "mystique and obsessive",,it, comprende circa 200 tavolette votive realizzate tra il 2015 and the 2017 – ispirate alla tradizione italiana dei “per grazia ricevuta” e a quella messicana dei “retablos” – e il video “La lingua dei miracoli”, che si inserisce nel programma di “Biografilm Festival. International Celebration of Lives”. I lavori ripercorrono le vicende autobiografiche dell’artista, interpretandole come effetti di prodigiosi interventi ultraterreni.

Le singole tavolette, secondo le parole dello stesso Maurizio Finotto realizzate in maniera “mistica e ossessiva”, mostly with wood fragments recovered from the sea and work with poor materials in different techniques,,it,resume typical iconography and text modes of the popular traditions of the Christian faith,,it,disclosing embarrassing or tragic events that have strongly influenced the author's life,,it,Set up with the typical exhibition density of traditional customs in places of worship,,it,narrate images works for the artist's childhood,,it, riprendono iconografie e modalità testuali tipiche delle tradizioni popolari della fede cristiana, disvelando eventi drammatici o imbarazzanti che hanno fortemente condizionato l’esistenza dell’autore. Allestite con la densità espositiva tipica delle usanze tradizionali nei luoghi di culto, le opere narrano per immagini l’infanzia dell’artista, the abandonment of the home country in the Veneto province and a secure job to pursue his artistic studies in Bologna,,it,the changing fortunes of a winding career,,it,accidents,,it,the failures and the achievements in the profession and in private life,,it,The video "The language of miracles",,it,lasting,,it, le alterne fortune di una carriera tortuosa, gli incidenti, gli insuccessi e i traguardi raggiunti nella professione e nella vita privata.

Il video “La lingua dei miracoli”, della durata di 24 minutes, documents the reactions and comments of his mother and grandmother of Finotto facing some tablets that he shows them. The choices and events that have marked the artist's life, coinvolgendo anche la sua famiglia, vengono ricordati con partecipazione e commozione dalle due donne mentre apprezzano il carattere estetico delle opere. In questa ricognizione che riporta alle sue origini un lungo itinerario esistenziale, They are explicit and alternate the different attitudes of the three protagonists,,it,in a true comparison between introspective work and popular beliefs,,it,among disenchanted irony and naive spontaneity,,it,"Exercises in Style" is the name chosen for one of the training modules of the collaboration project signed in,,it,Academy of Fine Arts in Bologna and the Mambo,,it,After a first exhibition at the beginning of,,it,June to,,it, in un confronto autentico fra lavoro introspettivo e credenze popolari, fra ironia disincantata e ingenua spontaneità.

Info: www.mambo-bologna.org

“Esercizi di stile”, until the 17 settembre 2017

“Esercizi di stile” è la denominazione prescelta per uno dei moduli formativi del progetto di collaborazione sottoscritto nel 2106 dall’Accademia di Belle Arti di Bologna e dal MAMbo.

Dopo un primo momento espositivo all’inizio del 2017, from 21 giugno al 17 September the second meeting has once again at the center of the discussion the concept of museum mediation,,it,defining new approaches and new tools for public involvement through the richness and complexity of expressive media languages,,it,The videos devoted to four works of the Permanent Collection MAMbo and the poetics of Giorgio Morandi,,it,made as part of the Multimedia Design and Production Organization courses and media art,,it, definendo nuovi approcci e nuovi strumenti per il coinvolgimento del pubblico attraverso la ricchezza e la complessità espressiva dei linguaggi mediali.

I video dedicati a quattro opere della Collezione Permanente MAMbo e alla poetica di Giorgio Morandi, realizzati nell’ambito dei corsi di Progettazione multimediale e Organizzazione e Produzione dell’arte mediale, radically change the prospects goes with which customarily meets art,,it,Curator of this second exhibition is currently Sabrina Berardi,,it,student of two years of Teaching art and cultural mediation of the artistic heritage,,it,in addition to the design exhibition set up,,it,He has drawn critical contributions,,it,To follow the project at different stages is a working group of teachers and curators of the museum that collectively have selected videos,,it,Valerio Dehò,,en,Christine Simmons,,co. Curatrice di questo secondo momento espositivo è Sabrina Berardi, studentessa del biennio di Didattica dell’arte e mediazione culturale del patrimonio artistico che, oltre all’ideazione allestitiva, ha redatto i contributi critici. A seguire il progetto nelle diverse fasi è un gruppo di lavoro formato da docenti e curatrici del museo che collegialmente hanno selezionato i video: Valerio Dehò, Cristina Francucci, Sabrina Samorì and Uliana Zanetti,,it,The works of Mambo Collection from which the video authors have worked,,it,"The Funeral of Togliatti" by Renato Guttuso,,it,"Il muro" di Hidetoshi Nagasawa,,ja,"It was me,,it,Diary 1900-1999 "Daniela Comani and" Untitled,,it,"The Nick van Woert,,id,For the Museo Morandi students have focused on some recurring themes in the work of Giorgio Morandi,,it,individually investigating some peculiar aspects of his artistic work,,it,Space-Composition,,it.

Le opere della Collezione MAMbo a partire dalle quali gli autori dei video hanno lavorato sono: “I Funerali di Togliatti” di Renato Guttuso, “Il muro” di Hidetoshi Nagasawa, “Sono stata io. Diario 1900-1999” di Daniela Comani e “Untitled (Yellow,en)” di Nick van Woert.

Per il Museo Morandi gli studenti si sono concentrati su alcune tematiche ricorrenti nell’opera di Giorgio Morandi, indagando singolarmente alcuni aspetti peculiari del suo operato artistico: Spazio-Composizione, Everyday Object-Surface and Volume,,it,"Exercises in Style" is part of the program OpenTour,,it,series of events organized by the Academy of Fine Arts in Bologna,,it.

“Esercizi di stile” fa parte del programma di OpenTour 2017 (19-24 giugno), serie di iniziative organizzate dall’Accademia di Belle Arti di Bologna.

Info: www.mambo-bologna.org

 Ex polveriera bunker Giardino Lunetta Gamberini – Via Pellizza da Volpedo

“Réserve” di Christian Boltanski, until the 12 novembre 2017

Tra gli elementi ossessivamente più ricorrenti nelle realizzazioni di Boltanski fin dagli anni Settanta compaiono abiti usati e dismessi che l’artista raccoglie e accumula con l’intento di riscattare dall’oblio i ricordi di cui essi sono portatori e tramutare così l’assenza che metonimicamente suggeriscono in una presenza intensa.

Seppure non in forma esplicita, questi lavori hanno spesso suggerito un’immediata associazione con l’Olocausto: fra le immagini più impressionanti che hanno documentato lo sterminio vi sono infatti quelli dei cumuli di abiti ed effetti personali di cui gli ebrei venivano sistematicamente spogliati. Tuttavia, l’uso del vestiario in Boltanski si apre ad altre interpretazioni, alludendo in senso più generale all’esistenza umana e al suo essere esposta ad un destino casuale ed indifferente.

Questi oggetti banali, prelevati dal loro contesto originario, conservano le tracce di un uso che ha conferito loro una fisionomia unica e inconfondibile continuando, nel loro documentare un passaggio dell’esistenza dei loro proprietari, a trasmettere un segnale di vita.

Per il progetto speciale “Anime. Di luogo in luogo” l’artista porta questo elemento in un luogo inusuale e sconosciuto a molti degli stessi cittadini bolognesi: l’ex bunker polveriera situata all’interno del Giardino Lunetta Gamberini. Dimenticata l’originaria funzione militare e caduto in disuso, lo spazio si è trasformato recentemente in bivacco della disperazione, luogo di riparo per extracomunitari e migranti, costretti a nascondersi in ambienti di fortuna e ancora impossibilitati a conoscere il significato della parola accoglienza.

A queste mute presenze Boltanski sceglie di ispirarsi per l’installazione “Réserve” che apre allo sguardo dello spettatore una quieta distesa formata da 500 chilogrammi di abiti disposti sul suolo e interamente ricoperti dalle coperte isotermiche di colore oro, utilizzate anche per l’opera “Volver” allestita nella mostra al MAMbo. Un deposito di oggetti che mostrano l’assenza del soggetto a cui appartenevano dopo un processo di smaterializzazione e perdita del corpo. Come suggerisce il titolo stesso dell’opera, il passato diventa una riserva dimenticata da cui attingere per la ricostruzione della soggettività individuale.

Info: www.anime-boltanski.it

Museo Morandi – Via Don Minzoni 14

“Catherine Wagner. In Situ: Traces of Morandi”, fino al’8 ottobre 2017

Il Museo Morandi prosegue nell’intento di valorizzare la propria collezione anche grazie a un programma di mostre temporanee tese ad accostare il lavoro di Giorgio Morandi all’opera di artisti che a vario titolo si sono a lui ispirati. Dopo Alexandre Hollan, Wayne Thiebaud, Tacita Dean, Rachel Whiteread e Brigitte March Niedermair, è Catherine Wagner a confrontarsi con l’opera del maestro bolognese.

Until the 3 settembre 2017, two halls of the museum host the exhibition “In Situ: Traces of Morandi”, edited by Giusi Vecchi, offering 21 American artist works, made between 2015 and the 2016.

During his thirty-year career, Catherine Wagner studied the built environment as a metaphor for the way we create our cultural identity and analyzed with photography the different ways in which man has shaped the world.

The American artist stayed in Bologna in the last years, working in the office of House of Grizzana Morandi and what to study austere structural logic and poetry of nature Morandi's death.

Wagner envisioned new compositions of still lifes with objects that the Bolognese artist represented in his works, abstracting from these models, both formally and conceptually, new structures through repetition of images and fleeting shadow texture.

The result was the first series on display, entitled “Shadows”, in which only the shadows cast on the background of his compositions are photographed, dematerialized creating images in which solid objects seem elusive, enclosed vibrating aura to the margin of their semblance, subtracted to their tangible presence in time and entrusted to the shadow transience.

In the other series, “Wrapped objects”, in which the objects are part of the frame, the artist wraps them in aluminum foil, to hide the patina of time that was deposited by projecting them in a present abstract and without history.

Info: www.mambo-bologna.org

Museo del Patrimonio Industriale – Via della Beverara 123

“50 anni di Astronomia a Bologna. L’evoluzione delle tecniche osservative amatoriali negli scatti dell’Associazione Astrofili Bolognesi”, until the 31 August 2017

 Ripercorre i progressi delle tecniche osservative nell’ambito dell’astronomia amatoriale intrecciandosi alla storia dell’Associazione Astrofili Bolognesi dal 1967 a oggi, la mostra “50 anni di Astronomia a Bologna”.

Il percorso espositivo si articola in 26 pannelli che scandiscono la storia dell’Associazione Astrofili nel suo radicarsi sul territorio e nella sua capacità di fare rete con i principali istituti di studio e divulgazione delle discipline astronomiche, illustrando anche in generale l’evoluzione delle tecniche osservative di tipo amatoriale.

La comunicazione dei contenuti è pensata per instillare l’amore verso l’astronomia tramite il mezzo più immediato e riconoscibile: fotografie mozzafiato di alcune fra le più significative meraviglie del cielo, in alcuni casi protagoniste di eventi astronomici particolarmente idonei a documentare l’evoluzione della tecnica fotografica e osservativa utilizzata.

Ciascun pannello è dotato di un ricco apparato descrittivo di tecniche ed eventi a supporto delle immagini riprodotte. Il visitatore viene coinvolto e messo in grado di vivere in prima persona gli enormi passi avanti che in pochi decenni hanno permesso ad attrezzature amatoriali di eguagliare traguardi professionali e ottenere stupefacenti scoperte.

Sono visibili, in integrazione ai pannelli, una serie di strumenti moderni – ancora in uso – di proprietà di soci dell’Associazione Astrofili Bolognesi. Inoltre una piccola sezione storica è dedicata

al professor Guido Horn d’Arturo, primo direttore dell’Osservatorio Astronomico di Bologna e grande sostenitore del ruolo degli astrofili per la diffusione e il potenziamento della disciplina.

La mostra propone alcuni oggetti appartenuti allo studioso, attualmente conservati al Museo della Specola facente capo a SMA Sistema Museale di Ateneo Alma Mater Studiorum Università di Bologna, particolarmente indicativi della portata innovativa del suo lavoro.

Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale


L’Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.

Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.

Archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.

Fanno parte dell’Istituzione Bologna Musei: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d’Arte, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo della Tappezzeria “Vittorio Zironi”.

Info: www.museibologna.it.

La Card Musei Metropolitani di Bologna è il nuovo servizio attivato in occasione del IX centenario del Comune di Bologna per ampliare l’accessibilità al patrimonio storico artistico della città: un abbonamento che offre accesso illimitato alle collezioni permanenti e ingresso a prezzo ridotto alle mostre temporanee di tanti musei della città e dell’area metropolitana. Vale 12 mesi e costa 25 euro: tutte le informazioni sono disponibili sul sito cardmuseibologna.it.

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