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  • MAKE UP UOMO? UNA BELLA INNOVAZIONE

    MAKE UP UOMO? UNA BELLA INNOVAZIONE

    MY POINT OF VIEW by Cecilia Minelli

    Make Up Uomo? Perché no? Anzi… una bellissima innovazione nel nostro settore. A lanciare sul mercato la nuova tendenza ci ha pensato una delle Case di Moda e di Beauty più famose al mondo, Chanel. Nasce per loro infatti la nuova linea make up rivolta all’universo maschile. La collezione prende il nome di “The Boy de ChaneL” e prevede un fondotinta, eyebrow pencil e lip balm. Testimonial della campagna di lancio della nuova linea un volto orientale dalla “faccia pulita”, l’attore coreano Lee Dong Wook.

    1-LeeDongWook_make up uomo_Magazzino26 BlogMa l’idea che Chanel ha avuto il “coraggio” di lanciare sul mercato sfidando pregiudizi e preconcetti in realtà esiste già da tantissimi anni nell’universo maschile. Se pensiamo a tanti personaggi del panorama musicale o del cinema in molti hanno utilizzato lo strumento del Make Up per rafforzare la loro immagine ed alcuni di loro hanno lanciato delle vere e proprie tendenze moda.

    2-Elvis-Freddy_make up uomo_Magazzino26 Blog

    Se penso alla mia infanzia mi viene in mente Elvis per esempio, con il kajal e il mascara…se penso alla mia adolescenza inevitabilmente penso al mio idolo, Freddy Mercury, o al Duca Bianco, l’indimenticabile David Bowie, Prince, Iggy Pop …e ancora Mick Jagger, i Duran Duran, gli Spandau Ballet, Boy George e tanti altri anche nel panorama musicale italiano, Scialpi, Renato Zero, Mengoni o Damiano dei Maneskin.

    3-David Bowie_make up uomo_Magazzino26 Blog

    4-Boy George_make up uomo_Magazzino26 Blog

    Tra gli attori mi viene sicuramente mente in mente negli ultimi anni Jhonny Deep che difficilmente rinuncia ad eyeliner e mascara e che per l’interpretazione del personaggio che lo ha reso ancora più famoso, Jack Sparrow, si è ispirato proprio a Keith Richards, ormai ultrasettantenne che non rinuncia tutt’oggi al make up.

    5-Jhonny Deep_make up uomo_Magazzino26 Blog

    Tanti di loro hanno utilizzato il Make Up per definire meglio la loro personalità, anzi preferisco dire la loro “estetica” abbinando ad un make up perfetto anche capi di abbigliamento che hanno segnato intere generazioni di fans. Ma i primi segnali commerciali si sono avuti negli ultimi anni quando le stime economiche del settore hanno evidenziato un dato molto importante oltre che insolito: gli uomini avevano iniziano a spendere molto di più in prodotti cosmetici e per la cura del corpo.

    Forse dovremmo iniziare ad abituarci all’idea dunque di vedere a breve anche fidanzati, mariti e amici alle prese con la scelta del fondo e dell’eyeliner, della matita sopracciglia e di balsami per labbra, il  minimo indispensabile per poter reinventare il proprio look ed affermare la propria personalità.

    Ben vengano le innovazione e lavorando nel settore posso affermare senza alcun dubbio che ormai non esistono più prerequisiti maschili o femminile, esiste solo lo “stile”, ed ognuno ha il proprio, unico ed inimitabile.

  • TO MADONNA WITH LOVE

    TO MADONNA WITH LOVE

    Applausi a cura di Davide Nicoletti

    Agosto, tutto si è fermato e anche la moda è in vacanza, ma non proprio tutta… Vogue Italia con il suo numero di questo mese batte il record degli incassi, grazie a lei.

    … grazie all’intervista dell’indiscussa icona Pop e di Stile, parlo di lei la Regina, di “Madonna” a Lisbona, e per tutti quelli che sono già in vacanza e non hanno potuto acquistarne una copia, eccovi un assaggio delle due Cover e delle foto che si trovano all’interno della rivista con l’intervista.

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    La copertina aprendola si estende e si trasforma in un fantastico poster, come negli anni 90’; tutto l’intero servizio fotografico e i video sono stati realizzati da Mert & Marcus.

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    Qui di seguito è possibile guardare i due video, realizzati nei giorni dei shooting:


    Madonna ha sempre amato la moda e ha lanciato tendenze tanto da essere considerata la vera influencer di tutti i tempi, e per questa intervista non ha perso l’occasione di indossare e interpretare abiti super griffati, scelti accuratamente dal Fashion Stylist Eyob Yohannes.

    Qui sotto indossa un abito verde di Dundas, che sulle bionde è un’accoppiata vincente, un bustier nero di Agent Provocateur, una cintura in cuoio di Dior, e al collo una collana Bulgari.

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    Intervistata da Xeres Cook, ci racconta della sua permanenza a Lisbona, che trova una città magica che ha scelto in funzione dei suoi figli, e racconta solo del suo presente e del suo immediato futuro, nulla del suo passato. Sembrerebbe proprio che a Madonna in questo periodo dia molta gratificazione occuparsi dell’ospedale di prossima apertura in Malawi e di realizzare uno splendido futuro per i suoi 4 figli adottivi con cui sta trascorrendo questo periodo a Lisbona.

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    Qui sopra la vediamo indossare un cappello in feltro e un foulards indossato a vestito di Saint Laurent, Boustier Agent Provocateur, decolté Prada.

    Nell’intervista si trova anche un breve accenno al suo prossimo album che sarà in uscita per la fine del 2018, gioia dei suoi numerosissimi fans raccolti da trent’anni a questa parte. Molte le collaborazioni con artisti locali, quindi il nuovo album avrà sicuramente influenze latino/gitane, e l’artista sottolinea “come avrei potuto non farmi influenzare da tanta cultura e tanta musica fado…”

    Sotto con abito Fendi, coroncina Samuel Ososki, bracciale Bulgari, collana Lana Jewellery.

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    Alla domanda “Dove o con chi si sente totalmente se stessa” lei risponde.. “Quando gioco coi miei figli e li sento ridere: la gioia che provo non la cambierei con niente.”

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    Sopra a sinistra con abito e cardigan Miu Miu, decolté Prada, occhiali Vogue Eyewear; a destra Abito e cintura Dior, cappello Federica Moretti.

    … “Quando creo, attraverso la musica, quando scrivo e riesco a esprimermi…”

    Sotto con un abito di Blumarine, bustier Agent Provocateur, cappello Ruslan Baginskin.

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    E alla fine di tutta l’intervista, quello che più mi ha emozionato è stato leggere ciò che pensano di lei i più grandi amici, ballerini e designer con cui ha collaborato e diviso momenti importanti della sua carriera e vita privata, da Donatella Versace che dice di lei “un’artista a 360 gradi, a Jeremy Scott e ancora Riccardo Tisci che la definisce un icona e ancora l’artista Lorcan  O’Neill che ne racconta una versione più intimista e inedita della Pop Star per finire a Jean-Paul Gaultier che sottolinea “… qualunque cosa venga fatta, Madonna l’ha già fatta”.

    Ritornando al titolo di questo articolo “To Madonna with Love” che è proprio il titolo che raccoglie tutte queste interviste apparse su Vogue, anche io vorrei regalare un pensiero alla mia amata Regina del Pop: “Grazie Madonna, sono felice di essere cresciuto con te, con le tue canzoni, i tuoi video, le tue lotte, i tuoi look ed infine la tua grande sensibilità; questo è il mio regalo per il tuo prossimo sessantesimo compleanno”.

    Lunga vita alla Regina!!!

    Foto: archivio Vogue.it

  • AFROPUNK FESTIVAL FROM PARIS WITH GLAM

    AFROPUNK FESTIVAL FROM PARIS WITH GLAM

    a cura di Antonio Corposanto per Magazzino26

    Anche quest’anno l’AFROPUNKFEST a Parigi! Un festival, come dice il nome, dove musica punk e cultura afroamericana si uniscono all’unisono per creare un evento di risonanza mondiale tanto da essere per Vogue uno dei principali ed importanti eventi della Black Community; certamente di forte influenza per tutti, nessuno escluso! Così il fenomeno punk, ribelle e schietto qui si fonde alla cultura afro, fatta di ritmo e di colore; peculiarità diverse, forse agli antipodi fra loro. Ormai da tempo si danno appuntamento a Parigi creando un potente mix tra creatività competenza musicale.

    Si è tenuto a la Villette il 14 e 15 luglio; tra i vari eventi di musica e fuochi pirotecnici che illuminavano il cielo parigino non sono mancati, i fantastici looks sfoggiati da migliaia di ragazzi: i veri protagonisti dell’evento! Dread, treccine lunghissime ed acconciature adornavano le teste di molti, altri invece sfoggiavano turbanti dalle stampe etniche coloratissime a  completamento di outfits strepitosi e “superglam” …uno spettacolo nello spettacolo!! Un connubio perfetto tra capi, accessori ed hairstyling di ispirazione tradizionale e popolare ad altri all’ultima moda e di indubbio “gran gusto” e grande impatto!

    Che dire, resta solo da mostrarvi queste “sublimi architetture afropunk”….. vi lasceranno a bocca aperta!

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  • SPUNTI ECO-BIO: IL RITUALE VISO BIOEARTH

    SPUNTI ECO-BIO: IL RITUALE VISO BIOEARTH

    L’ANGOLO DI SISSI a cura di Silvia Cassi

    1-IL RITUALE VISO BIOEARTH_angolo di Sissi_Magazzino26 Blog

    Da qualche anno nella cosmetica europea c’è sempre più interesse per il rituale di skincare coreana, ed il mondo eco-bio non fa differenza, molte aziende propongono tutto il necessario per eseguire tutti gli step necessari per una pelle luminosa e “perfetta”. Da poco Bioearth, azienda emiliana di cosmesi naturale e biologica, ha lanciato una linea completa a 360° di maschere e sieri per completare e migliorare la routine viso. Nella linea ci sono maschere in crema e maschere monouso in tessuto pensate per ogni esigenza della pelle: purificante, illuminante, effetto lift ad alta idratazione, per restituire energia e tonicità alla pelle spenta. Tutte le formulazioni sono Vegan e Nickel Tested; i sieri, abbinati alle rispettive maschere, possono essere utilizzati anche su labbra e contorno occhi, per un effetto globale sul viso.

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    Ho voluto provare la tipologia di maschere monouso in tessuto, nello specifico questa Purificante è stata utilizzata da mia figlia, “fortunata” detentrice di una pelle grassa a tendenza acneica come ogni adolescente che si rispetti. La caratteristica delle maschere monouso è che la pelle non va risciacquata dopo la rimozione, ma semplicemente massaggiata per permettere l’assorbimento completo dei principi attivi; il risultato visibile fin dalla prima applicazione è una pelle visibilmente purificata e uniforme, con l’uso costante della maschera e del siero applicato successivamente le macchie si sono schiarite, un ottimo risultato per un prodotto completamente naturale che non utilizza acido glicolico o ingredienti aggressivi.

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    La Maschera Epigenetic Lift è riservata alle “over 40”, distende la pelle con un risultato levigante e rimpolpante; il suo inci ( e del siero abbinato) contiene ingredienti innovativi  come il complesso epigenetico, l’estratto biotecnologico di placton, le cellule staminali di argan e il succo di pomodoro Fiaschetto, che fanno apparire la pelle più fresca e distesa. In tutte le formulazioni è presente anche il succo d’argan, vero “marchio di fabbrica” di tutte le linee Bioearth. Durante la posa della maschera si sentono gli attivi che lavorano sul viso , la sensazione finale è di lieve tensione della pelle, e lo specchio rimanda in effetti l’immagine di un viso più disteso, l’applicazione del siero elimina la sensazione di “tiraggio” amplificando nel contempo l’effetto ridensificante molto ben visibile fin dalla prima applicazione.

    4-IL RITUALE VISO BIOEARTH_angolo di Sissi_Magazzino26 Blog

    La versione Antiage Idratazione Intensa è decisamente la mia preferita per confort e risultati sul viso: anche la pelle mista può risultare disidratata e quindi i segni del tempo risultano più evidenti, questa combinazione di maschera più siero fornisce un’idratazione potente lasciando la pelle luminosa e distesa. L’ingrediente principale è l’Acido Ialuronico ad alto e basso peso molecolare, essendo uno dei principali componenti del derma veicola un elevato numero di molecole d’acqua, apportando idratazione agli strati superficiali del viso. Inserire la maschera almeno due volte a settimana nella routine serale garantisce una migliore resa anche dei prodotti successivi, una volta vista la differenza allo specchio sono diventate un punto fisso della mia skincare.

    Al prossimo appuntamento con il mio angolo cosmetico!

  • NATURAL BORN READER – KITCHEN CONFIDENTIAL

    NATURAL BORN READER – KITCHEN CONFIDENTIAL

    NBR – Natural Born Reader a cura di Roberta Maroni per MAGAZZINO26

    Se cercate il classico manuale di cucina questo libro non fa per voi. E anche voi, anime candide, lasciate stare. Oggi parliamo di: Kitchen Confidential di Anthony Bourdain

    Natural Born Reader – Kitchen Confidential

    Anthony Bourdain, apprezzato chef americano e famoso personaggio televisivo, è stato anche autore di libri di successo, sia romanzi gialli che autobiografici. La sua recente scomparsa ha lasciato sbigottiti tutti i suoi ammiratori, me compresa.

    Ho apprezzato veramente il suo modo di fare televisione e trovo che i suoi programmi siano un limpido esempio di come qualsiasi argomento possa essere trattato in modo originale e stimolante, alzando il livello della comunicazione.

    Invece non conoscevo il suo lavoro di scrittore, per cui sto cercando di recuperare, iniziando da queste sue “Avventure gastronomiche a New York”, pubblicato originariamente nel 2000.

    La voce dell’autore ci racconta, con estrema sincerità, la sua vita in rapporto all’argomento che ne è il fulcro: il cibo. La sua dichiarazioni d’intenti e (motivo del clamore suscitato all’epoca della pubblicazione) è quella di svelare gli aspetti meno noti (ed edificanti) del mondo della ristorazione, i segreti, insomma, che nessuno che lavori in quel mondo vorrebbe che i suoi clienti sapessero.

    Ma come è arrivato Anthony Bourdain ad essere detentore di questi segreti?

    Come in un film la scintilla scoccò durante un lungo viaggio in transatlantico, quando il palato dell’allora ragazzino, abituato a sapori da cibo in scatola, scoprì il gusto sotto forma di “Vichyssoise”.

    Quel viaggio in Francia rappresenta per l’autore un vero momento di svolta, grazie alla possibilità di scoprire nuovi sapori, sperimentare e osare con cibi che anche i suoi familiari si rifiutano di assaggiare: un momento di consapevole potere che darà i suoi frutti. Il periodo storico e una certa tendenza innata nell’autore per gli eccessi lo faranno approdare, più adulto, nella cucina di una località turistica, ultimo sguattero di una ciurma di carismatici briganti: un mondo dove mettersi alla prova, tra cucina, sesso e droga .

    Da qua, con un alternarsi di alti e bassi, si dipanano le avventure personali e professionali dello chef; squarci intimi, a volte impietosi, sull’umanità dell’autore, sulla sua storia ma anche sulla sua “filosofia”.

    Alternati ai racconti troviamo infatti frequenti riflessioni che dal mondo della cucina riflettono la vita (e viceversa) ma anche utili consigli per gli aspiranti cuochi o per i semplici clienti; dopo alcuni di questi non guarderete più un ristorante nello stesso modo. Poco sconvolgenti invece, almeno per me, i famosi segreti; naturalmente per il pubblico americano dell’anno duemila, affascinato dalla figura degli chef, nuovi sacerdoti negli esclusivissimi templi della haute cuisine, l’effetto è stato ben altro.

    Da tutto ciò emerge il ritratto di un uomo dallo spirito guascone, sinceramente curioso di ogni aspetto della vita, indipendente, irriverente e anticonformista (anche se profondamente legato alla tradizione culinaria e ai suoi fedeli collaboratori), la cui vita è, al momento della stesura del libro, totalmente incentrata sul lavoro.

    E’ evidente in quest’opera la consuetudine dell’autore di esprimere giudizi “tranchant” ma, sorprendentemente, anche la capacità di smentirsi e rimettersi continuamente in discussione. Forse per qualcuno l’utilizzo di un lessico preso direttamente dalla strada, anzi meglio, dalle cucine, potrebbe essere di dubbio gusto. Io ritengo invece che sia d’aiuto al lettore per capire bene l’atmosfera delle cucine in cui Bourdain si è formato ed è vissuto.

    Ho divorato “Kitchen Confidential” e penso mi sia servito per elaborare l’incredibile epilogo della vita di questa rockstar del food entertainment. La narrazione è molto avvincente, onesta e rivelatrice di un animo profondo e combattuto, e la consiglio non solo ai fan dello chef, ovviamente, e a chi ha avuto esperienze nel mondo della ristorazione, ma anche a tutti gli appassionati di letture dissacranti e agli amanti delle voci fuori dal coro.

    Però, lo ammetto, sono di parte.

  • QUANDO UN PROFUMO PARLA DI TE

    QUANDO UN PROFUMO PARLA DI TE

    MY POINT OF VIEW by Cecilia Minelli

    Come ho già detto in uno dei miei precedenti articoli la scelta del Profumo da indossare è davvero una scelta ardua da compiere. Il profumo indossato parla di noi anche quando incrociamo qualcuno per strada, parla di noi nei ricordi delle persone che frequentiamo, a me piace pensare al profumo come ad un proprio Biglietto da Visita. In molti credono che per esempio il profumo descriva la personalità della persona che lo indossa, alcuni profumi appena sentiti ci fanno subito pensare per esempio ad una persona elegante o raffinata, altri ad una persona esuberante, frizzante, altri ancora ad una persona molto forte. Sono sensazioni che arrivano direttamente dico io “dal naso al cervello” e che adoro definirle col nome di Emozioni Olfattive.

    Oggi vorrei parlarvi del profumo che indosso in questo periodo. Potrebbe incuriosirvi e potreste andarlo a testare sulla vostra pelle per vedere l’effetto che fa… o semplicemente potrebbe incuriosirvi e provare a capire che persona è chi lo indossa, in questo caso io.

    Lalibela Memo Paris.1-QUANDO UN PROFUMO PARLA DI TE_Magazzino26 Fashion Blog

    Un piccolo cenno sulla storia di Memo Paris, un brand che adoro ma giovane rispetto a tanti altri…e che forse non tutti conoscono. Memo Paris nasce nel 2005 da un incontro tra Clara e Jhon Molloy su di una seggiovia. Poco dopo decisero di intraprendere insieme un percorso creativo che poi li porterà nel 2007 al lancio della linea che oggi annovera circa venti fragranze. La collezione di creazione del marcio, Les Echappées, è una raccolta di scent composti dal Profumiere Aliénor Massenet che ha come obiettivo simbolico il creare un diario di viaggio personale intorno al Mondo. Tanti i luoghi a cui vengono quindi dedicate le fragranze, posti magici ed eccezionali  dall’Asia all’Africa, all’America, la Toscana per l’Italia, la Francia e tanti tanti altri.

    2-QUANDO UN PROFUMO PARLA DI TE_Magazzino26 Fashion Blog

    Una vera e propria mappa geografica olfattiva. Lalibela infatti è una fragranza ispirata all’omonima città cristiana dell’Etiopia, luogo di pellegrinaggio e meditazione, situato a più di 2.500 metri di altitudine. Una leggenda narra che in una notte del XII secolo gli angeli scesero dal paradiso per erigere li le loro dodici chiese, scolpendole nella roccia.

    3-QUANDO UN PROFUMO PARLA DI TE_Magazzino26 Fashion Blog

    Viene descritta come una fragranza gioiosa ed evocativa, ha note di cocco, orchidea, rosa, peonia, gelsomino patchouli, vaniglia, tabacco, incensi e legni. In questo periodo molto particolare della mia vita ho scelto questo profumo “per parlare di me”.

    E tu che profumo scegli per parlare di te?

  • GLI OCCHIALI SECONDO FRAMOUR

    GLI OCCHIALI SECONDO FRAMOUR

    LOGO Framour

    Framour ?

    Tutto iniziò a fine 2016 quando Filippo e Riccardo, due fratelli di corrispettivi 28 e 25 anni, cercavano di trovare il motivo per il quale gli occhiali di moda e design dovessero costare una fortuna! FRAMOUR EYEWEAR nasce proprio da questo concetto; la parola Framour deriva dall’unione di due parole in lingue diverse, le quali unite esprimono il vero motivo della nascita di questo brand. Un misto fra la parola “frame” (montatura in inglese) e il concetto di “amour” (amore in francese) ci ha permesso di comunicare che Framour nasce per l’amore degli occhiali di qualità e design.

    OUR VISION

    Occhiali sono troppo costosi!

    Ti sei mai chiesto perché gli occhiali di design costano una fortuna? La risposta è molto semplice; stai pagando troppe persone. I grandi marchi di design cedono in licenza il loro marchio a grosse multinazionali produttrici di occhiali in cambio di costose royalties, le quali poi vengono incorporate nel prezzo finale che il consumatore andrà a pagare. Inoltre, gli intermediari come ottici e rivenditori aggiungono la loro fetta di guadagno gonfiando ulteriormente il prezzo di vendita. Alla fine di questa catena c’è il consumatore, il quale per comprare un occhiale si deve prendere a carico tutti questi inutili costi.

    Qual è l’alternativa?

    Framour nasce con l’obiettivo di proporre occhiali di alta qualità e design a prezzi contenuti, permettendoti di cambiare “look” ogni volta che desideri e di essere adatto per ogni occasione. Pensiamo che comprare occhiali deve essere facile e divertente ma soprattutto, siamo convinti che non dovrebbe lasciarti con il portafoglio vuoto!

    Come Facciamo?

    Nessun segreto, 100% trasparente! Framour accorcia la catena rimuovendo i fattori inutili. Facciamo produrre montature disegnate da noi e le portiamo direttamente sui volti dei consumatori, saltando tutti i passaggi inutili.

    I Nostri Occhiali:

    Per essere “framour”, le montature dei nostri occhiali derivano da pregiate lastre di acetato acquistate dal migliore fornitore sul mercato. Vengono assemblate, levigate e lucidate completamente a mano. Sia nel sole che nella vista, usiamo lenti in policarbonato di alta qualità con trattamenti indurenti e antigraffio i quali garantiscono una durabilità maggiore al vostro occhiale.

    LE NOSTRE LINEE

    Be Essential, Live Different..

    Le nostre 24 forme sono suddivise in due linee distinte da stile, qualità e prezzo.

    ESSENTIAL: E’ l’essenziale, il necessario. La nota di stile che non deve mancare mai nell’outfit di tutti i giorni. 15 forme più varianti di colore.
    1-TIME FOR ME - Caramel_framour eyewear_Magazzino26 fashion Blog

    2-TIME FOR ME - Caramel_framour eyewear_Magazzino26 fashion Blog

    DIFFERENT: L’elemento di distinzione, l’accento sulla qualità che si fa notare. 9 forme più varianti di colori.
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    2-Cool-Cat - Black Marble_framour eyewear_Magazzino26 fashion BlogImpegno Sociale

    Framour Eyewear intraprende un progetto di collaborazione con SightSavers Italia Onlus . Per ogni occhiale venduto devolveremo una parte del ricavato a SightSavers Italia Onlus che a sua volta aiuta bambini con problemi di rifrazione che frequentano le scuole più povere dell’India. Quindi, i bambini potranno essere visitati e ricevere gratuitamente gli occhiali di cui hanno bisogno per leggere, scrivere e imparare.

  • BEACHWEAR TRENDS 2018

    BEACHWEAR TRENDS 2018

    Applausi a cura di Davide Nicoletti

    È ufficialmente aperta la stagione estiva balneare, e di seguito vi darò dei consigli per le nuove tendenze da “spiaggia”.

    Direttamente dalle passerelle del 2018, scopriamo assieme quali costumi da bagno mettere nella vostra valigia da viaggio o semplicemente per i vostri week and nelle località più cool italiane. Per le donne è ormai ufficialmente tornato di moda il costume intero, sgambatissimo e semplice, stile anni ’90, usato anche con i giusti accessori si può trasformare in un body per uso da serata super sexy.

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    Balmain – Mougler – Moschino

    Le fantasie di questa estate soddisferanno ogni gusto, dalle conchiglie ai fiori alla frutta ed anche pois e righe, ma anche il costume da bagno nero, rimane sempre un must da portare in valigia.

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    Michael Kors – Salvatore Ferragamo – Custo

    E per tutte quelle che sono appassionate della tintarella e non rinunciano al bikini, ecco alcune proposte.

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    Francesco Scogliamiglio – Jeremy Scott – La Perla

    Dopo aver visto le proposte dei costumi da bagno da donna, ecco alcune selezioni interessanti per l’uomo, realizzati in diverse forme, dai a slip alle versioni pantaloncino corti o lunghi. Scopriamo insieme quali sono i must have per l’estate 2018 firmati naturalmente dalle Maison più celebri.

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    Disquared2 – Tom Ford – Parah
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    Moschino – Giorgio Armani – Roberto Cavalli

    Ultima raccomandazione agli uomini: qualunque sia la vostra destinazione balneare cercate di essere eleganti anche in spiaggia o in piscina che sia, e ricordatevi che il costume va scelto in funzione del vostro fisico.

    … E non trascurate lo stile, un bel costume di qualità abbinato a una T-shirt o camicia che sia, va adattato e combinando con nuovi colori, tra tinte unite e stampe vivaci, o loghi e scritte.

    Good Vibes!