IS FASHION MODERN?

Uno sguardo alla mostra dal titolo “Items: is Fashion modern?" Al,,en,New York, par Alessandro Martinelli,,it,une exposition à,,it,New York, intitulé ",,it," Al,,en,New York, par Alessandro Martinelli,,it,une exposition à,,it,New York, intitulé ",,it," Al,,en,New York, par Alessandro Martinelli,,it,une exposition à,,it,New York, intitulé ",,it MoMA di New York a cura di Alessandro Martinelli

Negli ultimi anni, molti giornalisti o insiders si chiedono se la moda sia ancora di moda o se la sua rilevanza sia effimera come la sua durata e dunque già svanita.

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Qu'est-ce que cela signifie d'être moderne aujourd'hui,,it,Le Vocabolo « Fashion » est ambigu dans sa nature, car il est synonyme de vêtements,,it,il est considéré comme un phénomène anthropologique de l'approbation de masse ou comme mode d'expression de leur identité et leur statut socio-économique,,it,couplé à l'adjectif « moderne »,,it,Elle suppose de multiples connotations,,it,Mode devient moderne si elle est capable d'interagir avec le contemporain & nbsp; fluide et du flux,,it?

Il Vocabolo “Fashion” è nella sua natura ambiguo perché è sia sinonimo di abbigliamento, sia è visto come un fenomeno antropologico di omologazione delle masse oppure come modalità di espressione della propria identità e del proprio status socio-economico; accoppiato all’aggettivo “modern”, assume molteplici connotazioni. La moda diventa moderna se è in grado di interloquire con la contemporaneità fluida e in divenire, s'il peut suivre l'évolution de l'étape scientifique et industrielle,,it,si elle devient une expression des mouvements rebelles et la lutte des classes,,it,Si le dialogue avec le monde de l'art et les idées esthétiques qui sont dans l'air & nbsp; sans se réfugier dans la nostalgie,,it,Est à la mode moderne,,en, se diventa espressione di movimenti di ribellione e di lotta di classe, se dialoga con il mondo dell’arte e con le suggestioni estetiche che sono nell’aria senza rifugiarsi nella nostalgia.

Una modella indossa un paio di chinos, la coppola e le classiche Dr. Martens. Credits: MoMA
Una modella indossa un paio di chinos, la coppola e le classiche Dr. Martens.
Credits: MoMA

A partire dal 1 Ottobre fino al 28 Gennaio 2018, una mostra al MoMA di New York dal titolo “Items: is Fashion modern?” propone un dialogo tra lo stile del passato, del presente e del futuro con 111 pezzi iconici del Novecento e del secolo attuale: non troviamo soltanto capi che hanno rappresentato un’epoca o una rivoluzione culturale (l’abito da cocktail nero o il Wonderbra), ma anche simboli di una etnia (ad esempio il sari indiano) o di una classe sociale (la collana di perle della nonna).Non una semplice lista di oggetti, ma una vera e propria riflessione su come i singoli oggetti siano stati progettati, prodotti e distribuiti,  stabilendo connessioni tra moda e pragmatismo, etichette sociali, politica, economia, scienza e sociologia.

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Una modella indossa un sari drappeggiato attorno al corpo. Credits: MoMA
Una modella indossa un sari drappeggiato attorno al corpo. Credits: MoMA

Ogni oggetto è raggruppato in una delle seguenti categorie: il corpo che cambia e la silhouette; la ricerca di nuove tecnologie; le idee di ribellione, emancipazione e modestà; i messaggi attraverso gli abiti; moda e atletismo; le uniformi di tutti i giorni; il potere. Nella mostra, ogni elemento è presentato nel suo stereotipo più esemplificativo, accompagnato da materiale che risale all’archetipo storico. In alcuni casi, l’articolo è completato da un nuovo prototipo immaginato da nuove generazioni di designers, artisti, ingegneri o produttori utilizzando materiali avveniristici o nuove tecniche di progettazione.

Un abito nero di Thierry Mugler (1981). Credits: MoMA
Un abito nero di Thierry Mugler (1981). Credits: MoMA

Cosa potremo vedere nella mostra?

Si parte da alcuni capi della collezione Moma, tra cui l’abito a stampa 4D acquisito nel 2014, la maglietta della Fruit of Loom (2004), l’A-POC dress di Issey Miyake e un abito Delphos di Mariano Fortuny (1907) , per approdare a capi simbolo come il jeans Levis 501 o lo Schott NYC Perfecto (chiodo di pelle) o a pezzi d’epoca come i kilt di Vivienne Westwood del 1994 o la Tshirt “God save the Queen” realizzata con l’allora marito Malcolm Maclaren. Ricordiamo, infine, lo zaino in nylon di Prada, il braccialetto “Love” di Cartier,  la borsa “Birkin” di Hermès, lo smoking e la sahariana di Yves Saint Laurent e altri capi di designers che hanno influenzato il gusto degli ultimi decenni (Helmut Lang, Martin Margiela, Paco Rabanne, Comme des Garçons).

Un paio di Levis 501. Credits: MoMA
Un paio di Levis 501. Credits: MoMA

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