IL NOSTRO UNIVERSO ED IL REGNO DEI NOVE MONDI

ANGELS EN LA PARED por Elena Cocchi,,it,ARTE PERFORMINF un di cura Laura Bevione,,en,ANGELS EN LA PARED por Elena Cocchi,,it,ARTE PERFORMINF un di cura Laura Bevione,,en

Nel primo articolo di questa saga un po’ matta, a zonzo per alcuni film di vari supereroi, Marvel e non, ho parlato brevemente dei Transformers (su questi argomenti ci sarebbe da scrivere un libro e non è detto che non lo faccia, oddio qualcuno ci salvi, direte voi!), lasciandovi con questa frase come riflessione e come inizio per un nuovo articolo sempre a zonzo tra Terra e Cielo:

“Noi viviamo fra la gente ora, nascondendoci in piena vista ma vegliando su di loro in segreto, in attesa proteggendoli, sono stato testimone del loro coraggio e anche se siamo tanto diversi, come per noi, anche in loro c’è più di quel che vedi…”

Tutti questi racconti a fumetti poi traslati in digitale, riportano sempre una base molto importante:

  • Non siamo soli nell’Universo, siamo uno dei tanti pianeti abitati
  • Esseri evoluti di altri pianeti vivono in mezzo a noi con un compito ben preciso
  • Ci stanno proteggendo dalla nostra stessa follia distruttiva cercando di portarci a riflettere
  • Entrano in contatto con esseri umani affini alla loro vibrazioni capaci di donare all’umani i giusti messaggi per la loro evoluzione

Ecco cosa racchiudono queste poche righe, l’intera storia umana. Ma chi sono questi esseri di altri pianeti che sono giunti sulla Terra da tempo memorabile per popolarla e proteggere i suoi abitanti? Come il nostro pianeta è facente parte di un sistema più grande di interazione tra altri mondi? Esistono le prove scientifiche di queste presenze sulla terra, l’Area 51 è la prova più tangibile, benché gli scettici dicano di no,  ya que existen estudios astronómicos de los planetas del sistema solar, l’attenzione a cui voglio portarvi è invece sulla parte sommersa dei messaggi che giungo dal mondo digital che prende spunto dai fumetti. Lasciando Optimus Prime e la sua famiglia di metallo e gomme, prendendo la frase di chiusura del film Transformers, per addentrarci nelle novelle norrene di Thor; il cui collegamento con i Robot viene dato dal Tesserat (cubo di energia equivalente del Cubo di Energon) e dalla spiegazione dell’Universo e dei suoi abissi, questi film ci parlano delle medesime cose, di un progetto di creazione con la C maiuscola, e visti i tempi credo che sia giusto iniziare a pensare all’esistenza di un’Entità Superiore e pensare di non essere gli unici abitanti di un intero Universo. Dunque dicevamo? Thor, il Dio del Tuono, e il suo Mjöllnir il martello che solo un cuore umile e puro può brandire, a dire il vero nella mitologia è un’ascia o un randello, di fattura Elfica, la sua traduzione è “frantumatore” ma ha anche la dote di aprire portali e scatenare tempeste e pioggia nel momento del bisogno.

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Alcune incisioni sul Mjöllnir hanno il simbolo dell’otto cosmico, unione tra Cielo e Terra, e l’antico discendente norreno ha un contatto sia con la Terra che con il Cielo, il suo regno Asgard fa parte di una geometria astronomica che Thor spiegherà alla bella Jane nel primo episodio recuperando il prezioso taccuino di lei.

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Ma cosa contiene quel quadernetto nero pieno di numeri, segni e appunti strani? Contiene le intuizioni e gli studi di Jane, e Thor le da una spiegazione esoterica che lui chiama magia, l’unione dello spirito con la scienza e le arti esoteriche. Vediamola.

Nel suo taccuino Jane ha disegnato dei pianeti disposti in modo quasi proporzionale gli uni dagli altri, sono nove pianeti, Thor le spiega questo: “mio padre mi disse che la Terra è uno dei nove regni del Cosmo congiunti l’uno all’altro dai rami di Yggdrasil, l’Albero del Mondo, voi lo vedete tutti i giorni senza percepirlo”.

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Il nostro sistema solare escludendo il Sole che è il Globo Centrale (Padre Sole) che dà energia all’albero del Mondo è formato da 9 pianeti, questi pianeti sono riportati in forma di pilastri sull’albero cabalistico – Sephirot o Sefira –  son pilares, yo 9 pianeti dai quali noi esseri umani assorbiamo caratteristiche e qualità (nella sephirot i pilastri sono 11 ma la trasposizione porta 9 pianeti che sono energeticamente collegati a questi pilastri). Il glifo di Yggdrasil è sovrapponibile al glifo della Sefira, Thor ci sta raccontando come siamo collegati ai pianeti, come gli altri pianeti si influenzano gli uni con gli altri e come è importante che facciamo anche noi la nostra parte per alzare la vibrazione che ci permetterà di comprendere come i rami dell’Albero dei mondi ci nutre e ci dona ogni cosa.

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Esotericamente parlando non c’è divisione è l’ennesima conferma che il Cosmo è popolato, è l’unione di anime che hanno deciso di incarnarsi in pianeti diversi, di popolarli o di distruggerli, esiste infatti un abisso nero dove i pianeti sono privi di vita. Nella figura che rappresenta il glifo di Yggdrasil vi è tracciato anche un modo basico (non come forma tridimensionale) il toroide, ossia quell’anello di congiunzione di energia che verte sulle assi dei pianeti e dell’intero sistema cosmico, fuori esce da esso in forma ellittica e continua in entrambi i poli l’energia di creazione.

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Che rigenera e rinforza le cellule vitali. L’albero del mondo lo vediamo ogni giorno ma non lo percepiamo, quando invece la sua percezione aprirebbe non solo i cuori ma la mente ad un rispetto universale e farebbe davvero il cambiamento per l’intera razza umana e non solo, ma come in ogni bella storia esiste la dualità bene e male, e Loki il fratello adottivo di Thor, detto il Dio dell’inganno o Dio delle Malefatte, riporta ancora simbolicamente a Caino e Abele, alla lotta tra regnare con amore e discernimento o regnare con la forza e la schiavitù? ponendo le basi su come la Terra sia destinata alla dualità, alla fragilità degli animi di chi vi abita, ma anche alla grande forza che mostrano alcuni umani.

È grazie all’umiltà, al comprendere la fatica e la vita semplice, il sacrificio e l’amore che Thor riacquista la facoltà di brandire Mjöllnir, e non avrebbe potuto superare se non sulla Terra questa crescita perché da sempre la Terra è il pianeta più giovane dell’Universo ed è la scuola dove le anime mettono in pratica la pulizia da tutte le emozioni da cui devono prendere le distanze per sempre fino a poter decidere dove tornare a vivere e fino a fondersi con l’energia maestra dell’Organo di Luce. La consapevolezza di questo percorso renderebbe la vita degli esseri umani meno difficile e più ricca di soddisfazioni ma si sa come dice Loki nel primo digital di The Avengers

“Non vi sembra semplice? Non è questo il vostro stato naturale? È la verità taciuta dell’umanità: voi bramate l’asservimento, il luminoso richiamo della libertà riduce la gioia della vostra vita ad un folle combattimento per il potere, per un’identità. Voi siete nati per essere governati. Alla fine vi inginocchierete sempre”.

Il suo riferimento all’inginocchiarsi è sempre rispetto al potere, al più forte, la sfida dell’umanità è accettare la divinità solare ed uscire dall’ombra, accettare un risveglio che arriva con la presa di coscienza e del grande coraggio che ogni anima ha dentro di sé.

È su questo continuo combattimento che Thor sarà poi costretto a fare delle scelte dolorose fino ad affrontare il Ragnarok, la battaglia finale tra le forze della luce e dell’ordine e le forze dell’oscurità e del caos, i rami di Yddgrasil si scioglieranno fino a scuoterne i confini con alluvioni e terremoti.

Ci sono davvero in questi film dei motivi conduttori, mitologia norrena, mitologia greca, Dei che discendono sulla Terra e si fondono nell’amore con i figli dell’uomo, dei motivi di riflessione sulla nostra essenza e sull’essere umano, e sul fatto che è sempre un figlio di Dio che salva gli umani.

Sia l’energia magica di Yggdrasil dentro ogni nostra cellula.

Alla prossima puntata.

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