BOLONIA MUSEOS Y EXPOSICIONES DE PROGRAMACIÓN por 24 febrero al 2 Marzo 2017

APPUNTAMENTI IN PROGRAMMA

DA VENERDÌ’ 24 FEBBRAIO A GIOVEDI’ 2 MARZO 2017

Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.

Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali “strumenti” di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell’attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell’arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.

Si informa che la mostra “Il valore della tecnica: 120 anni di Officine Ortopediche Rizzoli” al Museo del Patrimonio Industriale è stata prorogata fino al 16 abril.

IN EVIDENZA

 domenica 26 febbraio

ore 17:00 Museo della Musica – Strada Maggiore, 34

Con motivo de la fiesta del año… Los músicos dicen los músicos “Amor tiranno, sguardi armoniosi”

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Un’Accademia musicale bolognese del Seicento.

Per “Ri-Creazioni: le collezioni museali raccontate”, incontro a cura di Athena Musica, gruppo di studio attivo nel Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna. Con Paolo Gozza e Federica Sargolini.

Il libretto per musica “Amor Tiranno” (1649), si presta a ri-creare l’immaginario amoroso dell’aristocrazia bolognese di metà ‘600, che accorda in una nobile Accademia cittadina le arti sorelle della Poesia, della Musica e della Bellezza metafisica.

Si apre oggi “en el año de…”, la fiesta de las narrativas musicales en las que los músicos en persona diga en palabras y la música de su arte, inspirado en la música de los aniversarios año.

Come di consueto il programma della prima parte dell’anno è dedicato alla musica antica e alle preziosità delle collezioni del Museo della Musica.

Ingresso: Gratuito a disponibilidad – Info: www.museibologna.it/musica

PER I BAMBINI

sabato 25 febbraio

ore 10 e ore 11:15 Museo della Musica – Strada Maggiore, 34

In occasione della rassegna The Best of “Giochi sonori” (I incontro)

Laboratorio sonoro in 4 incontri per bambini da 24 mesi a 4 años y los padres.

Alle ore 10 per bambini da 24 un 35 mesi; alle ore 11.15 per bambini 3 un 4 anni. Con Antonella Prontera.

Bambini ed adulti alla scoperta di suoni, ritmi e parametri musicali. Uno spazio per esplorare, stupirsi, ascoltare, condividere e imparare. Un’esperienza ludica in cui emotività, creatività e fantasia potranno esprimersi liberamente.

Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.

Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la data del laboratorio.

Ingresso: € 5,00 a partecipante

 ore 10:30 In occasione della rassegna The Best of “Radici e Ali” (I incontro)

Laboratorio di danze popolari del sud Italia in 3 incontri per bambini da 6 un 8 años y los padres. Con Paola Perrone e Gianluca Carta.

Le danze popolari sono incontro, festa, condivisione. Il laboratorio diventa un’allegra occasione per prendere coscienza di sé e sviluppare la capacità di ascolto, la sensibilità musicale, la comunicazione attraverso un linguaggio non verbale, la fantasia e la capacità di stare insieme, promuovendo l’interazione tra bambini e tra bambini e genitori.

Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.

Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la data del laboratorio.

Ingresso: € 5,00 a partecipante – Info: www.museibologna.it/musica

ore 15:30 Museo del Patrimonio Industriale – Via della Beverara, 123

“Le meravigliose macchine di Alessandria” – Laboratorio per ragazzi da 8 un 12 anni.

Seguendo le tracce di un giovane e curioso Archimede e dei suoi studi presso il Museo di Alessandria d’Egitto, scopriremo con l’aiuto di modelli funzionanti, esperimenti e giochi, il funzionamento di alcuni famosi apparati storici come l’eolipila, il tempio e la fontana di Erone.

I partecipanti dovranno poi aiutare il giovane scienziato e matematico di Siracusa nella costruzione di un modello di catapulta, testandone la gittata con divertenti prove pratiche!

Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (en cuestión de horas 13 viernes 24 febbraio).

Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto) – Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

domenica 26 febbraio

ore 15:30 Museo del Patrimonio Industriale – Via della Beverara, 123

“La Scienza per i giovani”

Presentazione del volume “Laboratorio ad alto voltaggio” di Bob Pflugfelder e Steve Hockensmith e laboratorio per ragazzi da 8 un 12 anni.

L’attività è liberamente ispirata alle avventure di Nick e Tesla, una coppia di giovani scienziati alle prese con un caso da risolvere e ingegnosi strumenti da assemblare.

Affidati dai genitori allo zio Newt, una casa abbandonata e un giallo da risolvere cambieranno le sorti di quella che si annunciava come una estate noiosa. Per risolvere il mistero dovranno usare tutta la loro creatività, trasformando oggetti di uso comune in magneti, sensori, lanciarazzi e altri congegni.

Durante il laboratorio i ragazzi parteciperanno alla costruzione di alcuni strumenti e saranno protagonisti di alcuni semplici esperimenti legati al mondo dell’elettromagnetismo.

Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (en cuestión de horas 13 viernes 24 febbraio).

Ingresso: gratuito – Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

GLI ALTRI APPUNTAMENTI

sabato 25 febbraio

ore 16:00 Museo Archeologico – Via dell’Archiginnasio, 2

Per il ciclo La diversità fra scontro e integrazione: storie e riflessioni dall’antichità

“Roma e l’Italia: fides e integrazione o conquista?”

Conferenza di Giovanni Brizzi (Università di Bologna).

Punto di incrocio di rotte e vie di comunicazione, ponte fra Oriente e Occidente e fra Mediterraneo ed Europa, da sempre l’Italia è stata terra di incontro, e talvolta di scontro, di popoli e culture. Dall’approdo dei Greci sulle coste di quella che diventerà la Magna Grecia, alla calata delle tribù celtiche, alla romanizzazione cercata o forzata dei popoli italici, alle storie individuali di immigrati ed emigrati, pagine della storia antica per illuminare un tema di grande attualità.

Ingresso: Gratuito a disponibilidad – Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 16:00 Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio – Piazza Maggiore, 6

“La ritrattistica nell’arte del Seicento”

Visita guidata a cura di Ilaria Negretti, RTI s.r.l. sin título. e ASTER s.r.l.

Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto) – Info: www.museibologna.it/arteantica

domenica 26 febbraio

ore 10:30 Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore, 44

“I rami d’arte nella collezione del museo”

Visita guidata a cura di Mark Gregory D’Apuzzo, Musei Civici d’Arte Antica.

Fra le numerose tipologie di oggetti che Francesco Malaguzzi Valeri aveva selezionato tra le “curiosità della vecchia Bologna” per arricchire il Museo Davia Bargellini trova posto una piccola raccolta di rami antichi.

La visita intende valorizzare un settore artistico solitamente poco indagato mettendolo in dialogo con alcuni dipinti presenti in museo, dove la presenza del rame e la sua considerazione nella vita quotidiana offrono uno spunto per attraversare la pittura di genere in Italia e in Europa.

Ingresso: gratuito – Info: www.museibologna.it/arteantica

ore 10:30 Cimitero della Certosa – Via della Certosa, 18

“La Certosa di Bologna – un libro aperto sulla storia”

Sale meravigliose, capolavori di marmo, colossi di bronzo, variopinti mosaici. Una passeggiata per scoprire il meglio della Certosa, che ha incantato scrittori, nobildonne, regnanti e pontefici. Ed un saluto ad alcuni personaggi che hanno fatto la storia d’Italia.

Visita guidata a cura di Associazione Culturale Didasco.

Prenotazione obbligatoria al 348 1431230 (pomeriggio-sera).

Ritrovo presso l’ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).

Ingresso: € 10,00 (per ogni ingresso pagante due euro saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa)

Info: www.museibologna.it/risorgimento

ore 16:00 Museo Archeologico – Via dell’Archiginnasio, 2

Per il ciclo La diversità fra scontro e integrazione: storie e riflessioni dall’antichità

“Ringrazio gli dei di non essere nato barbaro…”

Percorso sulla diversità a cura di Accaparlante e della Sezione educativa del museo.

Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata (ingresso museo gratuito) – Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 16:00 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – Via Don Minzoni, 14

“Visita guidata al Museo Morandi, la Collezione”

L’allestimento ripercorre le diverse fasi della vicenda artistica di Giorgio Morandi, proponendo accostamenti tra i suoi lavori e quelli di altri autori contemporanei. I partecipanti potranno vedere anche la mostra in corso fino al 19 marzo “Morandi tópica. Obras donadas al museo por 1999 hasta la fecha”.

Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì, de 9 todos 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.

Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i convenzionati € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 l’ingresso al museo. Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata (ingresso museo gratuito)

Info: www.mambo-bologna.org

ore 16:00 Museo Medievale – Via Manzoni, 4

“San Domenico: la cara del santo en los manuscritos iluminados de Museo medieval”

Visita guidata alla mostra a cura di Gianluca Del Monaco, RTI s.r.l. sin título. e ASTER s.r.l.

In occasione dell’Ottavo Centenario della conferma della regola dell’Ordine dei Predicatori (1216-2016), la nostra piccola esposizione, curata da Ilaria Negretti e Paolo Cova, è dedicata allo studio iconografico delle miniature di Domenico rintracciate nei codici due-trecenteschi conservati nella collezione del Museo Civico Medievale.

Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto) – Info: www.museibologna.it/arteantica

mercoledì 1 marzo

ore 17:00 Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio – Piazza Maggiore, 6

In occasione della mostra Algardi, Bernini e Velàzquez: tre ritratti a confronto

“Alessandro Algardi a Bologna”

Conferenza di Silvia Massari, Università di Bologna.

La nuova sensibilità espressa nel genere del ritratto, attraverso i vertici raggiunti da Bernini e Velázquez, incontra grande successo nel corso del secolo e trova applicazione anche nel modo di affrontare il soggetto sacro.

Ne è esempio la testa in cera del Museo Davia Bargellini, che chiude l’esposizione, opera di Alessandro Algardi. Ingiustamente ancora poco nota, ma di forte intensità spirituale, la testa è ricavata dalla maschera funeraria del Santo, conservata nella chiesa della Vallicella a Roma, e si inserisce nello studio condotto dallo scultore sul carismatico volto di Filippo Neri, canonizzato nel 1622. L’opera è stata avvicinata dalla critica al busto in bronzo di Providence (Rhode Island School of Design), datato sul retro 1640: la datazione può essere congrua anche per la nostra testa in cera, di cui non è nota la provenienza.

Ingresso: gratuito – Info: www.museibologna.it/arteantica

giovedì 2 marzo

ore 17:30 Fondazione Federico Zeri, Piazzetta Giorgio Morandi, 2 e a seguire Casa Morandi, Via Fondazza, 36

“Conversazione con Ornaghi & Prestinari”

Incontro pubblcico con gli artisti protagonisti della mostra “Grigio Lieve” in corso a Casa Morandi fino al 12 marzo 2017. Introducono Roberto Pinto, curatore della mostra, e Lorenza Selleri, Museo Morandi. A fine conferenza è prevista la visita all’esposizione negli spazi della casa di via Fondazza 36 in cui Giorgio Morandi visse e lavorò per gran parte della sua vita.

Ingresso: gratuito – Info: www.mambo-bologna.orgwww.fondazionezeri.unibo.it

MOSTRE

 Museo del Risorgimento – Piazza Carducci, 5

“Fare l’Italia. Il Risorgimento romantico e eroico nei dipinti di Edoardo Matania (1849-1927)”, hasta 2 abril 2017

Se Giuseppe Verdi creò la colonna sonora dell’unità d’Italia, la sua immagine fu immortalata da Edoardo Matania. Su richiesta dell’editore Emilio Treves, il grande illustratore napoletano realizzò una serie di dipinti che, tra fedeltà al dato storico e mitologia eroica, ripercorrono il Risorgimento a partire da Gioacchino Murat (1815) fino alla proclamazione di Roma a capitale del nuovo Regno (1871). Tradotte in illustrazioni a stampa, le opere di Matania divennero ben presto popolarissime, contribuendo in misura decisiva a delineare e a trasmettere alle epoche successive i tratti del Risorgimento e dei suoi protagonisti.

La mostra presenta per la prima volta riuniti insieme una cinquantina di quei dipinti. Sono inoltre esposte stampe e pubblicazioni conservate presso la biblioteca del Museo del Risorgimento, che documentano il successo di questa importante operazione di costruzione di una memoria collettiva nazionale.

La mostra è realizzata grazie ad Enrico Gallerie d’Arte – Milano / Genova, in collaborazione con il Comune di Genova ed il Museo del Risorgimento – Istituto Mazziniano di Genova.

Info: www.museibologna.it/risorgimento

 

 Museo Medievale – Via Manzoni, 4

“Martino Genchi. Raccogli la cosa nell’occhio”, hasta 26 marzo 2017

Si intitola “Raccogli la cosa nell’occhio” il progetto di Martino Genchi appositamente ideato per il Museo Medievale.

Invitato a confrontarsi con un contesto in cui la lacunosità di alcuni reperti di epoca medievale costituisce un principio fondante per l’allestimento espositivo, Genchi sceglie di posare il proprio sguardo non su ciò che sopravvive come testimonianza frammentaria del passato, bensì sulla memoria attiva di ciò che appare nella sua assenza a causa del disfacimento della storia.

I danneggiamenti e i vuoti generati da terremoti, spoliazioni e cancellazioni, vengono interpretati dall’artista come segnali di un conflitto tra ricerca di eternità e consunzione del quotidiano, per essere trasformati in fenomeni visivi: oggetti dello sguardo che si aggiungono a quelli esposti all’interno del display museale.

L’intervento concepito da Genchi si insinua infatti nelle profondità delle opere non per sondarne l’intenzione semantica, ma per indagarne le parti mancanti che ne compromettono una rappresentazione formale compiuta, e proprio per questo, continuano a echeggiare per lunghe distanze temporali la necessità di trasmissione della propria percezione, oltre la soglia di ciò che è accessibile all’occhio.

L’artista interagisce infatti con le sue collezioni e i suoi spazi architettonici attraverso un percorso di installazioni poligonali, in alcuni casi delimitate da cornici in alluminio anodizzato argenteo, fissate in sospensione alle pareti da tiranti, che affiorano come espressioni mediate di un tempo trascorso non più visibile attraversando sei sale del museo, tra piano interrato, piano terra e primo piano come un fluido dispositivo di compatta coerenza formale.

El proyecto se acompaña de la contribución crítica de Claudio Musso.Si ringrazia la Galleria Michela Rizzo per la gentile collaborazione e il prezioso supporto.

Il progetto è promosso dall’Istituzione Bologna Musei nell’ambito della sezione ART CITY Polis della quinta edizione di ART CITY Bologna.

Info: www.museibologna.it/arteantica

 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – Via Don Minzoni, 14

“Jonas Burgert. Lotsucht / Scandagliodipendenza”, hasta 17 abril 2017

Il MAMbo presenta la prima personale in Italia dell’artista tedesco Jonas Burgert.

“Lotsucht / Scandagliodipendenza”, curata da Laura Carlini Fanfogna, propone negli ampi spazi della Sala delle Ciminiere 38 dipinti, prevalentemente di grandi dimensioni, creati dall’artista nell’ultimo decennio.

Jonas Burgert, con ogni composizione, con ogni singola pennellata dipinge veri e propri scenari. Le sue opere raffigurano la sua visione della rappresentazione teatrale che costituisce l’esistenza umana, dell’inesauribile bisogno dell’uomo di dare un senso, una direzione e uno scopo alla propria vita. La ricerca si apre ad ogni sfera della ragione, dell’immaginazione e del desiderio generando tele di grandi dimensioni, affollate di figure fantastiche di proporzioni diverse: ci sono scimmie e zebre, scheletri e arlecchini, amazzoni, bambini, a volte il pittore stesso. Questa dinamica soprannumeraria genera un senso di forte inquietudine in chi guarda: i soggetti raffigurati indossano maschere e costumi, ci sono pareti e pavimenti che si squarciano rivelando cumuli di corpi o liquidi incandescenti, mentre un buio inspiegabile incombe ovunque.

Lo scandaglio che troviamo nel titolo della mostra appare con frequenza nelle opere di Jonas Burgert. Scandagliare compulsivamente la realtà in un cimento perpetuo è la passione, l’ossessione dell’artista. Metaforicamente il filo a piombo simboleggia l’equilibrio interiore e la ricerca spirituale. Burgert privilegia l’analisi dei grandi temi esistenziali, in un percorso di approfondimento che non disdegna di avventurarsi in angoli ignoti per esplorare sentimenti, emozioni, ossessioni, demoni, per ridefinire, prova dopo prova, un rinnovato “ubi consistam”, per ripristinare il punto di equilibrio dopo l’abbandono di ogni saldo appoggio nel tentativo di ampliare i limiti della conoscenza personale e rinsaldare le ragioni di vita hic et nunc, per ristabilire il centro di gravità dopo ogni nuova, anche estrema, esperienza.

Si ringrazia Blain|Southern Gallery per la gentile collaborazione e il prezioso supporto. La mostra rientra nella sezione ART CITY Polis della quinta edizione di ART CITY Bologna. – Info: www.mambo-bologna.org

 “Esercizi di stile”, hasta 26 febbraio 2017

“Esercizi di stile” è la denominazione prescelta per uno dei moduli formativi che caratterizzano il progetto di collaborazione sottoscritto nel 2106 dall’Accademia di Belle Arti di Bologna e il MAMbo. Si tratta di un’iniziativa che offre agli studenti la possibilità di cimentarsi con gli spazi e le pratiche dell’istituzione museale.

Gli Esercizi di stile degli studenti coinvolti sono rivolti alle opere della Collezione Permanente MAMbo, in dialogo con la poetica di alcuni grandi maestri.

Nell’ambito di ART CITY Bologna, il progetto si concretizza in un’esposizione che vede impegnati nella presentazione delle loro opere tre studenti dei corsi di Arti visive – Francesca Bertazzoni, Flavio Pacino e Giulia Poppi – e una studentessa del corso di Didattica dell’arte e mediazione culturale del patrimonio artistico – Francesca Manni – nel lavoro curatoriale.

Il progetto è coordinato da Cristina Francucci. – Info: www.mambo-bologna.org

 Museo della Musica – Strada Maggiore, 34

“Marco Di Giovanni. Orizzonte degli eventi”, hasta 12 marzo 2017

Il Museo della Musica accoglie il progetto espositivo di Marco Di Giovanni “Orizzonte degli eventi”, nel segno di una trasversalità di generi artistici e idiomi musicali che avvicina alle pratiche artistiche contemporanee le preziose collezioni del museo che documentano la storia della musica europea dal XIII al XIX secolo.

“Orizzonte degli eventi” ricontestualizza alcuni fra i lavori più emblematici realizzati da Marco Di Giovanni negli ultimi anni. L’intervento, appositamente ideato in funzione di due ambienti del museo, acquisisce una pregnanza di particolare densità per la capacità dell’artista di concentrare la sua dimensione espressiva entro un percorso multidisciplinare di complessa configurazione compositiva. Per le sale dedicate agli eventi temporanei Di Giovanni concepisce infatti un display di rigorosa logica immanente che, attraverso una fitta rete di interrelazioni tra diversi linguaggi come scultura, disegno, installazione sonora e performance, invita il pubblico ad andare oltre la soglia del visibile, coinvolgendolo in un’avvolgente esperienza immersiva.

Il progetto, a cura di Sabrina Samorì, rientra nella sezione ART CITY Polis della quinta edizione di ART CITY Bologna.

Info: www.museibologna.it/musica

Casa Morandi – Via Fondazza, 36

“Ornaghi & Prestinari. Grigio Lieve”, hasta 12 marzo

La mosta “Grigio Lieve” di Ornaghi & Prestinari offre una nuova prospettiva di confronto con la pratica artistica di Giorgio Morandi.

Ricostruendo lo studio del maestro bolognese attraverso un modello virtuale 3D, Valentina Ornaghi e Claudio Prestinari hanno riletto le opere e la poetica di Morandi, ricreando i set dei dipinti e le rispettive composizioni, per dedurne le viste nascoste attraverso cui hanno modellato coni d’ombra in assenza degli oggetti.

Gli artisti hanno lavorato sulla possibilità di dare una forma concreta e tridimensionale alle ombre di quegli oggetti tanto amati e ricorrenti nelle celebri nature morte morandiane. Ne è derivata la produzione di una serie di sculture in plastilina in seguito diventate soggetto degli scatti fotografici che si vedono esposti, insieme alle sculture stesse e a un video, negli spazi di Casa Morandi.

“Grigio Lieve” è una ricerca sulle possibilità della luce e sulle stratificazioni del passaggio del tempo, sulla scultura intesa più come dispositivo e attitudine, sulla luce che conferisce un certo ritmo alle superfici, disegna volumi e ombre nell’immaterialità dell’immagine.

La ricerca dei due giovani artisti milanesi, partendo dall’esercizio quotidiano di Giorgio Morandi, propone anche una riflessione sul ruolo della fotografia nella traduzione bidimensionale della scultura, che rende palpabile la relatività del tempo e del punto di vista, l’attitudine a frammentare la visione globale.

Il progetto, a cura di Roberto Pinto, rientra nella sezione ART CITY Polis della quinta edizione di ART CITY Bologna.

Info: www.mambo-bologna.org

Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore, 6

“Chiara Lecca. A fior di pelle”, hasta 19 marzo 2017

Le Collezioni Comunali d’Arte si aprono a uno scenario tra realtà e illusione con la mostra “A fior di pelle” di Chiara Lecca.

All’interno dell’ampio percorso museale situato al secondo piano di Palazzo d’Accursio, in cui è custodito un ricco patrimonio artistico databile dal Duecento agli inizi del Novecento, l’artista interviene in quattro sale (I, IV, XII, XVI) disseminando installazioni che sottolineano la studiata interazione con le peculiari caratteristiche degli ambienti storici in cui si inseriscono.

Fin dagli esordi, la ricerca artistica di Chiara Lecca si focalizza sulla relazione tra uomo e natura per farne emergere la frattura operata dalla società contemporanea e la contraddittorietà insita nel comportamento collettivo umano di rimozione della parte istintiva e selvaggia in contrapposizione alla sfera razionale. Il suo lavoro induce lo spettatore a interrogarsi e a ripensare la propria origine attraverso un immaginario di perturbante forza visionaria, in cui l’elemento animale diventa materia per un processo di ambigua alterazione semiotica.

La mostra, a cura di Sabrina Samorì e Silvia Battistini, rientra nella sezione ART CITY Polis della quinta edizione di ART CITY Bologna.

Info: www.museibologna.it/arteantica

“Algardi, Bernini, Velázquez: tre ritratti a confronto”, fino all’8 maggio 2017

I Musei Civici d’Arte Antica, in collaborazione con i Musei Capitolini di Roma, espongono per la prima volta a Bologna un dipinto di Diego Velázquez (1599-1660).

Nella Sala Urbana delle Collezioni Comunali d’Arte è visibile il “Ritratto di uomo” della Pinacoteca Capitolina, che la critica ha supposto possa essere un autoritratto del celebre artista spagnolo.

L’arrivo del quadro a Bologna, che offre anche l’occasione per ricordare il passaggio dello stesso grande pittore spagnolo nella nostra città nel corso del suo primo viaggio in Italia (1629-1641), presta lo spunto per costruire un breve percorso su alcuni momenti della storia del ritratto nella Roma della prima metà del Seicento, in cui si assiste ad una nuova formulazione di questo specifico genere artistico, destinata a grande fortuna.

La mostra, a cura di Massimo Medica e Mark Gregory D’Apuzzo, accosta infatti allo straordinario dipinto dell’artista spagnolo due opere dei Musei Civici bolognesi, ugualmente significative: il “Busto di papa Gregorio XV” (1621-1622) di Gian Lorenzo Bernini (1598-1680), esemplare in bronzo derivato dal prototipo in marmo richiesto dal cardinal nipote Ludovico Ludovisi in occasione della salita dello zio al soglio pontificio, e la “Testa di San Filippo Neri” (realizzata intorno al 1640) di Alessandro Algardi (1595-1654), modellata in cera rossa e ricavata dalla maschera funeraria del Santo conservata nella chiesa della Vallicella a Roma.

Tre ritratti, dunque, uno in pittura e due in scultura. – Info: www.museibologna.it/arteantica

Museo Morandi – Via Don Minzoni, 14

“Morandi tópica. Obras donadas al museo por 1999 hasta la fecha”, hasta 19 marzo 2017

Il Museo Morandi dedica una intera sala del proprio percorso all’esposizione di una serie di opere che dal 1999 a oggi sono entrate a far parte della collezione a seguito di generose donazioni da parte di artisti che, nel loro percorso di ricerca estetica, hanno dichiaratamente guardato all’opera di Giorgio Morandi.

David Adika, Julius Bissier, Ada Duker, Alexandre Hollan, Joel Meyerowitz, Zoran Music, Wayne Thiebaud e Marco Maria Zanin sono gli autori dei 19 lavori esposti, diversi per tecnica e soggetto. Attraverso un confronto dialettico con le opere di Morandi si intende offrire al visitatore una nuova chiave di lettura e interpretazione del suo universo artistico, nonché ribadirne la forte presenza nell’immaginario culturale globale e la sua influenza sulla cultura visiva internazionale.

L’isolamento estetico dell’oggetto o dei gruppi di oggetti e l’apparente ripetitività della rappresentazione, che ritroviamo nelle opere di Thiebaud; la costruzione volumetrica e architettonica dello spazio dove anche il vuoto si fa forma nelle foto di Ada Duker; la dimensione atemporale e metafisica dell’oggetto nelle foto di Adika, Meyerowitz e Zanin; “i silenzi colorati” degli acquerelli di Hollan; la pulizia dell’immagine e il tono cromatico degli acquerelli di Music e Bissier; tutto ciò rimanda al rigoroso atteggiamento di Morandi nei confronti della pratica artistica, intesa come momento di indagine euristica, ovvero occasione per un’analisi obiettiva del dato naturale, territorio dove si celano incanto poetico ed emozione lirica.

Comprendere questo aspetto della ricerca morandiana significa ricondurre la sua esperienza estetica ad un atteggiamento fenomenologico che si esplica nella sua affermazione dell’essere e dell’esistere e nella sua intuizione eidetica che consente di cogliere l’essenza delle cose.

La mostra, a cura di Alessia Masi, rientra nella sezione ART CITY Polis della quinta edizione di ART CITY Bologna.

Info: www.mambo-bologna.org

METROuseo Medievale – Via Manzoni, 4

“San Domenico: il volto del Santo nei codici miniati del Museo Civico Medievale 1216-2016”, fino all’11 giugno 2017

In occasione dell’Ottavo Centenario della conferma della regola dell’Ordine dei Predicatori (1216-2016), la piccola esposizione, curata da Ilaria Negretti e Paolo Cova, è dedicata allo studio iconografico delle miniature di Domenico rintracciate nei codici Due-Trecenteschi conservati nella collezione del Museo Civico Medievale.

«…era di statura media, di corporatura delicata, la faccia bella e un poco rossa, i capelli e la barba leggermente rossi, belli gli occhi. Dalla sua fronte, e fra le ciglia, irraggiava un certo splendore, che attirava tutti a venerarlo e ad amarlo. Sempre ilare e giocondo, se non mosso a compassione per qualche afflizione del prossimo. Aveva le mani lunghe e belle. Aveva una grande voce bella e risonante. Non fu affatto calvo, ma aveva la corona della rasura del tutto integra, cosparsa di pochi capelli bianchi.»

In questa mirabile descrizione di Domenico di Guzmán la beata Cecilia Cesarini, partecipe della prima esperienza del nuovo ordine, tratteggia con realismo la sua fisionomia. È interessante notare come le immagini più antiche, realizzate nella seconda metà del XIII secolo, a qualche decennio di distanza dalla morte del Santo (1221), paiono tramandare la memoria del suo vero volto.

Info: www.museibologna.it/arteantica

Museo del Patrimonio Industriale – Via della Beverara, 123

“Il valore della tecnica: 120 anni di Officine Ortopediche Rizzoli”, hasta 16 abril 2017

La mostra, a cura di Officine Ortopediche Rizzoli, presenta pannelli illustrativi, objetos – fra cui protesi, strumenti, banconi da lavoro – diversi exhibit, videoproiezioni e apparati multimediali, suddivisi in 6 ambiti tematici, che consentono di ricostruire la storia delle Officine Ortopediche Rizzoli dal 1896 hasta la fecha, sottolineando le scelte, le ricerche, gli indirizzi innovativi che hanno portato a sviluppare tecnologie d’avanguardia.

Il fondatore Francesco Rizzoli dedicò la vita alla medicina, contribuendo concretamente alla nascita dell’Istituto ortopedico (1896) dando come obiettivi il «progresso delle scienze, del bene dell’umanità e del patrio decoro».

Negli anni tra le due guerre mondiali le Officine si specializzarono nella produzione di protesi e ausili per le persone, introducendo, negli anni 1950-’70, anche materiali adatti a soddisfare le esigenze funzionali ed estetiche di un mondo in rapido mutamento.

Le tendenze degli ultimi 30 anni vedono introdurre tecnologie sofisticate e innesti robotici per concorrere non solo al pieno recupero della funzionalità anatomica, ma per consentire di raggiungere anche prestazioni inattese in molteplici campi della vita attiva.

Oggi, dopo 120 anni la sfida non è ancora conclusa: per tenere fede all’idea del fondatore, ossia la vicinanza al paziente nel suo recupero funzionale, Officine Ortopediche Rizzoli è entrata nel gruppo ab medica holding, una realtà leader nella produzione e distribuzione di tecnologie medicali, con una prospettiva di sviluppo sempre più vicina alle esigenze delle persone.

Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale


L’Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.

Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.

Archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.

Fanno parte dell’Istituzione Bologna Musei: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d’Arte, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo della Tappezzeria “Vittorio Zironi”. – Info: www.museibologna.it.

La Card Musei Metropolitani di Bologna è il nuovo servizio attivato in occasione del IX centenario del Comune di Bologna per ampliare l’accessibilità al patrimonio storico artistico della città: un abbonamento che offre accesso illimitato alle collezioni permanenti e ingresso a prezzo ridotto alle mostre temporanee di tanti musei della città e dell’area metropolitana. Vale 12 mesi e costa 25 euro: tutte le informazioni sono disponibili sul sito cardmuseibologna.it.

INDIRIZZI E RECAPITI

 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi

via Don Minzoni 14 – tel. 051 6496611

aperto: martedì, mercoledì, domenica e festivi: ore 10-18; giovedì, venerdì e sabato: ore 10-19

 Casa Morandi

via Fondazza 36 – tel. 051 6496611

aperto: sólo con cita previa en los siguientes días y horarios:

de octubre a mayo los viernes y sábados horas 14-16; domenica: ore 11-13

de junio a septiembre los viernes y sábados horas 17-19; domenica: ore 11-13

 Villa delle Rose

via Saragozza 228/230 – tel. 051 436818 – 6496611

aperto: in occasione di eventi espositivi

Museo per la Memoria di Ustica

via di Saliceto 3/22 – tel. 051 377680

venerdì, sabato e domenica: ore 10-18

 Museo Civico Archeologico

via dell’Archiginnasio 2 – tel. 051 2757211

aperto: martedì – venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30

Museo Civico Medievale

via Manzoni 4 – tel. 051 2193916 – 2193930

aperto: martedì – venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30

 Collezioni Comunali d’Arte

Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6 – tel. 051 2193998

aperto: martedì – venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini

Strada Maggiore 44 – tel. 051 236708

aperto: martedì – sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13

Museo internazionale e biblioteca della musica

Strada Maggiore 34 – tel. 051 2757711

aperto: martedì – venerdì: ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30

 Museo del Patrimonio Industriale

via della Beverara 123 – tel. 051 6356611

aperto: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica: ore 15-18

Museo civico del Risorgimento

Piazza Carducci 5 – tel. 051 347592

aperto: martedì – domenica: ore 9-13

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