73° MOSTRA D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA – GUARDA GUARDA CHI C’É

LA SHAKE – IL LATO DELLA FRU

a cura di Sara Fruner

73esima mostra internazionale d'arte cinematografica

Ci piace già, questa 73esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, ancora prima che cominci. Lo dico semplicemente guardando due manifesti rappresentativi, quello della Mostra stessa, e quello di una sezione che è sempre particolarmente cara ai cinefili ― Le Giornate degli Autori – Venice Days 2016.

Il manifesto della Mostra di quest’anno raffigura un ragazzo di spalle ― uno spettatore? Un regista? Noi? ― colto nell’atto di scoprire cosa si nasconda dietro il manifesto. Nel triangolo bianco svelato possiamo immaginare tante cose: lo schermo su cui verranno proiettate le tante pellicole in concorso, per esempio… A me viene in mente quello.

Non vi offro la lista della spesa dei film in concorso, che potete trovare tranquillamente online. Vi propongo, invece, quelli che hanno solleticato la mia attenzione, facendomi commentare, fra curiosità e meraviglia, “Guarda guarda chi c’è…”.

Le film d'ouverture sera La La Land, musical écrit et réalisé par Damien Chazelle - oui vraiment lui, il regista di Whiplash, film rivelazione 2015 - Et mettant en vedette Emma Stone, Ryan Gosling, John Legend e J. K. Simmons ― sì proprio lui, quello che ha vinto l’Oscar come attore non protagonista per Whiplash.

Sicuramente non perderemo il thriller post-moderno di Tom Ford Nocturnal Animals, avec Jake Gyllenhaal et Amy Adams. Dopo il più che dignitoso A Single Man dans 2009, aspettavamo di rivedere Tom, l’ex mani d’oro di Gucci, cimentarsi nuovamente con la macchina da presa.

L’edizione 2016 le spectacle voit également le retour de Sa Majesté avec Terrence Malick Voyage of Time, plan du film documentaire en trente ans - Malick on aime ou déteste, vediamo da che parte ci schiereremo in quest’occasione. Ce sera le tour de Pablo Larraín aussi avec le très attendu Jackie, Jacqueline Kennedy biopic, interpretata dalla nostra amata Natalie Portman.

Altri nomi di lustro scintillano nell’elenco dei partecipanti in gara: François Ozon con lo storico Frantz, Denis Villeneuve e il suo fantascientifico Arrival, Wim Wenders e Les Beaux Jours d’Aranjuez, ed Emir Kusturica con On The Milky Road, che porterà in laguna anche Madame Bellucci.

Parlando di made-in-Italy, tifiamo per Questi giorni Giuseppe Piccioni avec Margherita Buy, Piuma dell'anglo-italiano Roan Johnson, e Spira Mirabilis, un documentaire sur l'immortalité de Massimo D'Anolfi et Martina Parenti. Mentre Gabriele Muccino proporrà il tardo-adolescenziale L’estate addosso. Fuori concorso Tommaso di e con Kim Rossi Stuart, e Francesco Munzi ― il bravo regista di Anime nere (2014) ― con Assalto al cielo.

…Avete ragione: un po’ di lista della spesa l’ho fatta, alla fine…

Nell’altro manifesto che ha attirato la mia attenzione, quello delle Giornate degli Autori, fluttua una splendida sirena dalla coda di raso scarlatto: un invito a immergerci nella sezione autonoma e indipendente della Mostra, che quest’anno sembra molto attenta alla dimensione e alla creatività femminili, con le sette autrici presenti in gara. Sette è un gran bel numero, vista la totale o parziale assenza di voci femminili nei programmi di tanti festival cinematografici, anche stellati…

Venice days giornate degli autori

Non possiamo poi ignorare Venezia Classici, il comparto che premia il miglior film restaurato. Tra i diversi capolavori restaurati in concorso spiccano L’argent Robert Bresson (1983), La battaglia di Algeri Gillo Pontecorvo (1966), Il ladro di Parigi Louis Malle (1965), Manhattan Woody Allen (1979), Oci Ciornie Nikita Mikhalkov (1987), L’uomo dei cinque palloni Marco Ferreri (1965) e Zombi George A. Romero (1978).

Già si è fantasticato e scritto molto su quanto sarà glam l’edizione della Mostra di quest’anno, con tutte le po’ po’ di star che sbarcheranno in laguna ― tra Gosling, Stone (Emma), Portman, senza dimenticare Denzel Washington, Chris Pratt ed Ethan Hawke, che faranno i padrini al remake del western “I magnifici 7”, film di chiusura della Mostra.

Quel contorno luccicante servito sul red carpet del Lido non guasta, anzi, stuzzica. Purché qualità e un certo grado di fruibilità non si tocchino. Considerate le vittorie da intellettual-schiccheria estrema delle ultime edizioni, la fruibilità è sempre materia ad alto rischio…

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